1 maggio 2020: gesti esasperati per difficoltà economiche

Non si può restare impassibili rispetto a gesti esasperati a cui quotidianamente assistiamo, suicidi o tentati suicidi perché tantissimi capifamiglia non riescono più a andare avanti. Oggi, 1° maggio, festa del lavoro (e dovrebbe essere la festa dei lavoratori).

Quale lavoro, quali lavoratori: quando leggo queste notizie, vi giuro mi sento malissimo, penso che quando un capo famiglia non abbia più il lavoro, si senta una persona inutile, priva di qualsiasi interesse, perde la dignità, ed ecco che si viene portati a gesti esasperati.

Credo tutti quanti noi dobbiamo compiere uno sforzo con atti concreti di solidarietà per aiutare queste persone, certamente per quello che possiamo.

Rispetto a una situazione così disperata, senza precedenti, come il coronavirus, una classe politica responsabile deve stringersi e cercare di collaborare quanto più possibile, senza fare show televisivi occupando il palazzo delle istituzioni, questo detto anche da sua Santità il Papa.

Voglio solo ricordare qualche passaggio in politica: negli anni ’70, durante una vera crisi economica, l’intera classe politica diede vita a un governo di solidarietà nazionale per uscire dalla crisi e nell’interesse della nazione e dei cittadini; altri tempi, altri uomini. Non si tenne conto dell’appartenenza politica ma bensì agli interessi della nazione.

Oggi, festa del lavoro, e’ l’occasione per esprimere questi valori: solidarietà, dignità e tutele, queste le tre parole d’ordine in uno stato di diritto.

Angelo Ciccone, Segretario nazionale SAT/Or.S.A.


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