Le 12 lune

La luna del ghiaccio

La luna dei fantasmi

La luna calda del sole che ritorna

La luna dei fiori

La luna dei germogli

La luna gialla del grano che matura…

(Angelo Branduardi)

La splendida luna di sere fa si chiamava “La Luna dei Fiori“, perché era il nome con cui gli antichi nativi americani, in particolare gli Algonchini, indicavano il plenilunio di maggio, mese delle fioriture.

Il sito UAI (Unione Astrofili Italiani) riporta in un articolo di Paolo Colona tutti i 12 nomi, spiegando che era il loro modo di chiamare i mesi.

Eccoli e sono molto suggestivi: si comincia a gennaio con la “Luna del lupo“: i lupi affamati erano soliti ululare nei pressi degli accampamenti.

Segue la “Luna della neve (o della fame)“: era il periodo in cui nevicava e c’erano difficoltà per la caccia.

La luna di marzo è detta “Luna del lombrico“, in quanto questi piccolissimi animaletti emergevano dai terreni in fase di disgelo. Altre tribù davano altri nomi, quali “Luna della linfa” o “Luna del Corvo” o “Luna della Crosta“, tutti comunque legati all’imminente disgelo.

La Luna Rosa” non indica il colore del nostro satellite, bensì la fioritura di una pianta simile alle ortensie.

Maggio è indicato, come detto, dalla “Luna dei Fiori“, mentre a giugno appartiene la “Luna delle Fragole”.

Luglio e agosto sono legati a caccia e pesca: ecco, quindi, la “Luna del Cervo” e la “Luna dello Storione“.

Settembre è indicato come “Luna del Raccolto“, mentre ottobre è la “Luna del cacciatore“.

Novembre è la “Luna del Castoro“: venivano preparate trappole per usarne le pellicce durante l’inverno.

Dicembre, infine, è la “Luna Fredda (o delle notti lunghe)”.

Anna Rita Canone

Lascia un commento