Spagna e Italia a rischio seconda ondata virus

Secondo un articolo del “The Telegraph”, a cura di Annabel Fenwick Elliott, ci sono nuovi dati preoccupanti: il progressivo alleggerimento del lockdown, infatti, sta facendo emergere nuovi picchi di virus, in particolare in Spagna e Italia.

Questi i dati: solo nel fine settimana sono stati registrati 4.581 nuovi casi in Spagna, portando il totale a 264.836 contagi dall’inizio della pandemia. Ciò è dovuto, in gran parte, ai tre nuovi focolai in Catalogna: era stato chiesto ai 96.000 cittadini di non spostarsi, stessa raccomandazione fatta ai residenti a Barcellona, ma il consiglio è stato ignorato, con il risultato della diffusione del virus.

In Italia, invece, l’Assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, in seguito ai 17 nuovi casi, ha invitato i cittadini di Roma e dintorni a non abbandonare l’uso della mascherina: “Faccio appello per l’uso delle maschere, altrimenti dovremo chiudere di nuovo”.

L’OMS, d’altra parte, ha già ipotizzato una seconda ondata ovunque, quindi il consiglio è di non abbassare la guardia: il vaccino non esiste ancora (anche se proprio in queste ore è giunta notizia che i primi risultati del vaccino sviluppato a Oxford sembrano avere esiti incoraggianti).

Al momento l’unica difesa è la prevenzione attraverso le mascherine, unita all’obbedienza alle direttive regionali e nazionali; settembre non è lontano e l’economia mondiale ha bisogno di una boccata d’ossigeno e non di nuovi lockdown.

Anna Rita Canone

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