
Irene, nome di fantasia:
“No, Annari’, questa la devi sentire, ma come si può? Nel mio paesino, con 2-3000 abitanti, sai che bella pensata ha avuto il parroco? Una serata con i bambini. Risultato? 25 bambini, tra scuola d’infanzia e primaria, positivi. 25 bambini, dico, ti rendi conto? Riempiranno il paese. Bestie il sindaco, il prete e i genitori!”
Giovanna, altro nome di fantasia:
“Alla mia scuola oggi è venuta, a sorpresa, una troupe della RAI. Hanno scelto, a casaccio, 10 bambini di quarta elementare e li hanno portati nell’aula migliore dell’istituto. Là con cameraman, luci, inquadrature ad hoc, hanno girato la scena penosa della classe felice in aula grande, ariosa e sicura. Non ho parole”.
Carlo Tarallo, giornalista sportivo, il 20 dicembre scrive:
“Casertana-Viterbese, partita di Lega Pro, doveva iniziare alle 17 e 30. Doveva. La Casertana ha 15 positivi al Covid, sarebbe scesa in campo in 9, alcuni dei quali con la febbre. La Viterbese non ha voluto rinviare la partita, e la Lega, con l’atteggiamento vile che caratterizza i padroni del calcio italiano, se ne è fottuta. A pochi minuti dal calcio d’inizio è intervenuta l’Asl di Caserta, che ha bloccato tutto per effettuare i tamponi a chi è in campo febbricitante. Vi rendete conto dello schifo? Questo è il calcio italiano. Questo è il metodo-tavolino. Che vergogna”.
Davide, nome di fantasia, mentre ci mandiamo messaggi su Whatsapp:
“Eh, come va…va malaccio. Le scuole andrebbero tenute chiuse, il rischio è alto. Qui, alle scuole medie, 8 docenti e 6 alunni positivi: un macello, se calcoli che siamo meno di 1.200 abitanti. I professori non possono fare i poliziotti e separare gli studenti di continuo”.
Dulcis in fundo, mia esperienza, in tutt’altro settore: caso penale seguito nel 2017, durato un anno. 2019: mi inviano il decreto di liquidazione (non ancora ricevuta). 2020: mi arriva la richiesta di inviare nomina, traduzione e domanda di liquidazione.
Anna Rita Canone
