
L’Unione europea ha introdotto regole più fluide tra gli stati membri nella circolazione, confini aperti e trasporto più efficiente nei collegamenti, viaggiando, il mondo si è amplificato attorno a noi e finalmente siamo riusciti ad accrescere la percezione, la conoscenza, la storia, la cultura che ci accomuna ai nostri vicini.
Ma ci conosciamo veramente? Sappiamo tutto dell’uno e dell’altro?
EccoVi una curiosità dell’Ungheria, paese nell’Europa centrale, membro (dal 2004) dell’Unione Europea. Essa è circondata dalla Repubblica Ceca, dalla Slovacchia, Ucraina, Romania, Slovenia, Croazia, Serbia e dall’Austria per questa singolare posizione geografica non ha sbocco diretto al mare. Una terra visitata ben volentieri per i suoi paesaggi incantevoli, fatto di colline verdi che offrono generosamente riparo alle vallate quali a loro volta attraverso fiumi e boschi conducono sulla grande pianura fertile ungherese. Ungheria ricca di fiumi, sorgenti, acque termali e laghi, che durante la stagione rinfrescano la calura estiva senza sentire la mancanza del mare. Come mai allora, che in Ungheria esisteva un Ministero per la Navigazione Marittima, un paese tipicamente continentale.
La spiegazione è nella storia, nel 1867 quando, durante l’Impero Austro-Ungarico con l’attuazione del decreto legge avvenuta tra governo ungherese e austriaco, secondo il quale tutto ciò che riguardava la gestione della navigazione marittima con competenza fin giù alla città di Rijeka, oggi meglio conosciuta Fiume, distante circa 80 km dal grande porto di Trieste, è stato subordinato sotto l’esercizio del governo ungherese, disciplinato dal Ministero degli affari dell’agricoltura, dell’industria e del commercio. La città portuale territorialmente era separata dall’Ungheria, ma giuridicamente risultava strettamente ammessa all’amministrazione ungherese.
A quel tempo, la monarchia austro-ungarica è stata considerata dopo la Russia, il secondo impero più grande in Europa con una potenza commerciale da non sottovalutare, anche se allora le merci in grande parte erano trasportate su terra e su rotaie della ferrovia. All’epoca, i prodotti ungheresi più richiesti da esportazione erano la farina, il legno, con altri due prodotti di grande richiesta, tra l’altro questi importati da terre lontane, il riso e il petrolio. Lo stato ungherese ha persino finanziato nel porto la costruzione di una raffineria, mentre le imprese e le società industriali ungheresi svolgevano un ruolo chiave nel commercio all’appannaggio di importanti centri marittimi, come quelli del grande Impero Germanico di Bismark o dell’Inghilterra. Grazie a tutte queste circostanze, la piccola città della penisola istriana ha guadagnato celebrità, oscurando Trieste insieme agli altri illustri porti di quel tempo.
Tuttavia un commercio così produttivo reclamava urgente una sede centrale, che ha trovato ubicazione a Budapest nell’edificio meraviglioso Palazzo Adria, che era il dicastero della Navigazione Marittima Reale d’Ungheria.
La storia di quest’edificio neobarocco seguirà nel prossimo articolo.
Judith Jambor
