
La diretta Facebook calabrese del 14 febbraio, coordinata da Anna Rovito, rappresentante regionale del gruppo “Scuola sicura in Dad”, ha avuto i seguenti ospiti:
- Meriann Belcastro, medico chirurgo e referente gruppo genitori “I figli sono i nostri”;
- Franco Montalto, Vice Segretario Regionale Confederazione Italiana Pediatri (CIPE);
- Filomena Oliverio, biologa specialista in patologia clinica;
- Veronica Crocco, medico chirurgia generale;
- Francesca Gradia, avvocato e portavoce “Comitato genitori responsabili”;
- Maria Gabriella Morrone, avvocato civilista.
In circa 2 ore, la diretta ha raggiunto circa 3000 visualizzazioni, dalla Calabria e non solo.
La dott.ssa Belcastro ha spiegato che l’attuale situazione è sovrapponibile a settembre, con le aggravanti della stagione invernale, del picco dell’influenza stagionale e delle varianti e ha ribadito come i figli non possano essere usati come scudo per l’economia globale. La scuola non è sicura, in quanto i bambini vi portano il vissuto esterno e, viceversa, portano a casa il vissuto scolastico. La Dad (Didattica a distanza), se fatta bene, assicura la crescita.
La dott.ssa Oliverio ha focalizzato le varianti, spiegando come la variante inglese sia molto più aggressiva e contagiosa: fa aumentare i contagi del 70%. Le nuove varianti non inficiano i vaccini, ma c’è una corsa contro il tempo perché solo la vaccinazione massiva della popolazione può interrompere la moltiplicazione del virus.
La dott.ssa Crocco ha spiegato come sia cambiata la logistica dei reparti ospedalieri con l’aumentata richiesta di posti letto e come i pazienti oncologici, colti dal ragionevole panico, abbiano saltato i controlli e gli interventi: sono diventati gravi e non più operabili 2 casi con età inferiore ai 50 anni.
Il dott. Montalto ha affermato l’urgenza di direttive nazionali sul piano vaccinale, anche perché la fascia che ricopre il maggior numero di contagi va dai 14 ai 18 anni (40%). Va avviata subito la vaccinazione su ultraottantenni e soggetti fragili, al momento la Dad è la soluzione migliore, ma le istituzioni devono velocizzare le vaccinazioni.
La dott.ssa Belcastro, rispondendo a una domanda online, ha spiegato che sarebbe assolutamente ingiustificabile far lavorare i docenti in attesa della vaccinazione.
La dottoressa Oliverio le ha fatto eco, spiegando come le scuole, seppure con tutte le precauzioni possibili, non riescano ad azzerare il rischio di contagio e come i minori di 16 e 18 anni vadano tutelati grazie al cuscinetto creato vaccinando tutti gli altri.
Il dott. Montalto ha risposto a una domanda sul mancato tracciamento, sottolineando come la disinformazione abbia giocato un ruolo non da poco e ha parlato dell’accordo tra i pediatri sull’uso dei tamponi antigenici rapidi.
La dott.ssa Crocco ha spiegato come e perché si abbiano tamponi positivi e negativi: tranne casi necessari, i parenti dei pazienti non hanno accesso all’ospedale, proprio per evitare l’effetto “Cavallo di Troia”, che consiste nel contagio, da parte di esterni, di pazienti in dialisi, trapiantati e contagi tra il personale sanitario.
Anna Rovito ha chiesto lumi sull’espressione diffusa “convivere con il virus” e la dott.ssa Crocco ha spiegato che l’espressione è solo frutto della faciloneria popolare, con conseguenze drammatiche per i poveri pazienti colpiti, che muoiono da soli. Ha sintetizzato con “Va fatto ciò che è necessario, va evitato ciò che non lo è”.
L’avv. Gradia ha sottolineato come la Dad non leda il diritto all’istruzione, ma che anzi andrebbe implementata e che Dad e scuola in presenza devono poter essere complementari, visto che comunque la scuola con cui siamo cresciuti è un modello ormai superato.
L’avv. Morrone, infine, ha spiegato come l’assenza di norme cautelari volte a ridurre la diffusione del virus rientri nel reato penale di epidemia colposa omissiva. A tale proposito, ha sottolineato l’assoluta inutilità dell’acquisto dei famosi banchi a rotelle, quando sarebbe stato opportuno adottare strumenti atti ad aerare i locali.
Seguiranno aggiornamenti.
Anna Rita Canone
