
Il secondo incontro live dalla Calabria di sabato 20 u.s., coordinato da Anna Rovito, esponente “Scuole sicure in Dad” ha visto ospiti provenienti dai settori scolastici, medici e genitori da più parti d’Italia.
Incisivo l’intervento del dirigente del dirigente del liceo classico “B. Telesio” di Cosenza, dott. Antonio Iaconianni: da un lato lamenta come la scuola stia subendo scelte prese da chi non ne ha la massima competenza, dall’altro ringrazia i colleghi docenti del suo istituto che hanno “reinventato” un lavoro, acquisendo in breve tempo abilità tecnologiche e raggiungendo anche i ragazzi in località con poca connettività. Alla domanda della Rovito su come si sia comportata la scuola in base alle agitazioni sindacali contro la delibera regionale del presidente Spirlì, a fronte di lamentele di colleghi in altre strutture, Iaconianni risponde che la sua scuola non ha avuto alcun problema organizzativo: su 1200 studenti (il liceo Telesio è un liceo storico cosentino) sono rientrati in presenza circa 100; ci sono tutte le sicurezze possibili ma, evocando un caso regionale, il numero di 15 docenti sospetti positivi significa che almeno 50 docenti (e relative famiglie) sono sospetti positivi. Iaconianni sottolinea che il prospettato prolungamento scolastico a tutto giugno non è applicabile a tutte le scuole, visto che la Dad (didattica a distanza) è stata un’opportunità che ha consentito di continuare i rapporti anche a distanza e di come siano state acquisite conoscenze informatiche da parte di docenti e alunni.
La scrivente crede che l’organizzazione di un istituto con ben 1200 studenti possa essere un modello per i colleghi indecisi o per chi lamenta che la Dad non funziona, in genere tra colleghi si chiede consiglio e ci si aiuta…
Il professor Carmelo Lupini lamenta il mancato tracciamento di Messina, la sottostima dei contagi ed evidenzia come essi siano aumentati in modo esponenziale dopo l’apertura delle scuole. Lupini lamenta anche il clima di incertezza e di paura per insegnanti e alunni in presenza, ma sottolinea come gli alunni si attengano alle regole, di fatto più maturi di tanti adulti negazionisti.
Le dottoresse Meriann Belcastro e Filomena Oliverio, rispettivamente medico chirurgo e biologa, parlano della pericolosità dell’incognita rappresentata dagli asintomatici e come i sistemi di aerazione nelle scuole si limitino alla semplice apertura delle finestre.
La professoressa Daniela Galloni, rappresentante del “Comitato Docenti Fragili” denuncia la situazione di chi si trova con patologie pregresse: molti docenti, soggetti fragili, sono stati costretti alla malattia per motivi personali o per fragilità di conviventi. Tra l’altro, i precari saranno licenziati o sono declassati, il tutto in assenza di tutele sindacali e di direttive nazionali. Galloni sottolinea, tra l’altro, come la Dad tuteli i soggetti fragili, siano essi docenti, alunni o conviventi. Galloni chiede la tutela dei lavoratori, requisito minimo, secondo la scrivente, di un Paese che possa appellarsi dell’aggettivo “civile”.
Ferdinando Piciccio, genitore campano, e Marco Mecozzi, genitore lombardo, evidenziano come la Dad sia stata uno stimolo, per figli e docenti, per acquisire conoscenze informatiche maggiori: è stata una vera e propria evoluzione.
Anna Rita Canone
