
La facciata del palazzo Adria (kép-ter.blog.hu)
A Budapest, tra tutte le costruzioni del 900, la più preziosa si può dire sia il Palazzo Adria, innalzato 120 anni fa nell’ampia piazza Szabadság, a poca distanza dalla sede del Parlamento. Il Palazzo Adria è stato la sede della Compagnia di Navigazione Reale ungherese adriatica, che operò fino agli anni ’20 a Rijeka, oggi città Fiume. L’immobile imponente è in perfetto stile neo-barocco, ha un passato storico importante riguardo alla direzione centrale del commercio marittimo dell’Ungheria. La sua architettura è un vero trionfo di eleganza, di immensa ricchezza, di grande bellezza e lusso, per cui il palazzo negli ultimi decenni è stato luogo di set per molti film di Hollywood.
Le prime pietre sono state depositate nel 1900, mentre il palazzo monumentale nel suo interno è stato arricchito con dimore sfarzose, con sale sontuose, stucchi raffinati, con specchi veneziani, carte da parati in seta preziosa, camini in marmo, staccionate in ferro battuto e con un cortile interno di oltre 5.000 metri quadrati, tutta questa meraviglia è stata consegnata in tempi record, appena in due anni.

Una sala interna nel palazzo Adria
(Fotó: Paár Eszter Szilvia/pestbuda.hu)
Ma come si spiega la straordinaria rapidità dalla messa in opera fino alla realizzazione di tali lavori a quei tempi?
La rivoluzione industriale dell’800 ha reso lo sviluppo urbanistico non più prorogabile, perché ormai ovunque, oltre confine, anche nella vicinissima Austria, le città sono state sottoposte ad una trasformazione epocale. Allora in Ungheria, per incentivare gli investimenti al servizio dell’accrescimento delle città, il Consiglio dei lavori pubblici mette in atto un piano per lo sviluppo urbano, offrendo sgravi fiscali con credito d’imposta per 30 anni.
Tutti i progetti nell’edilizia vengono completati anche quelli di dimensione gigantesca, rispettando rigorosamente i tempi di consegna: ecco un altro esempio di capolavoro architettonico adiacente al Palazzo Adria, che diventò la sede per vari anni della Borsa.
Il compromesso storico tra l’Austria e l’Ungheria ratificato nel 1867, ha creato stabilità politica ed economica per cui tante imprese e società finanziarie in misura senza precedenti hanno investito in sede di rappresentanza. Questi immobili realizzati a Budapest, attorno alla fine del secolo, col tempo hanno acquistato ancor più prestigio e più valore. Le ampie strade con le grandi piazze sono nate allora, allora si è formata l’immagine della città di oggi, Budapest è diventata la seconda città più importante della monarchia austroungarica, il noto vialone Nagykőrύt, che attraversa tutta la città e il boulevard Andrássy, che conduce al piazzale degli Eroi, conservano la memoria dei tempi.
Non si hanno a disposizione atti e documenti ufficiali per capire quanto poteva costare veramente il Palazzo Adria, invece si è a conoscenza di un dato certo, la società investitrice ha speso 581 mila corone ungheresi soltanto per il terreno, dove fu eretto il famoso palazzo Adria, che oggi corrispondono a 8.000 euro.
La liceità della domanda è chiara, un settore così giovane, come la Compagnia di Navigazione Reale ungherese adriatica, come poteva disporre di una somma così cospicua? La redditività era assicurata dal commercio di grano ungherese di ottima qualità e di grande richiesta al mercato internazionale anche da paesi oltre oceano dove, per arrivarci, l’unica via di trasporto poteva essere soltanto quella via mare. Il profitto, ottenuto insieme all’incentivo di Stato, hanno velocizzato il grande successo del commercio marittimo in un Paese che, paradossalmente, non aveva sbocco sul mare. Tutto questo purtroppo è stato interrotto dalla Grande Guerra Mondiale che, per l’Ungheria, finì con la firma del Trattato di Trianon , quando i vincitori stabilirono il futuro del Regno d’Ungheria con la dissoluzione dell’Impero austro-ungarico, di conseguenza l’Ungheria fu defraudata di ampi territori a favore dei paesi confinanti. L’attività commerciale di navigazione marittima, tanto fiorente una volta, finì per sempre.
Attualmente il palazzo è in cerca di nuovi inquilini, sta vivendo una seconda possibilità con i lavori di restauro, ma resta un mistero su quale sarà il suo destino, al termine di tali lavori.
Prima di concludere la nostra storiella un’ultima curiosità:
La filiale della Banca Commerciale di Budapest, tra le due guerre mondiali, trova sede nel palazzo Adria. Siamo alla fine degli anni Venti, quando nell’America in crisi del mercato bancario delle azioni scoppia la grande recessione economica che influenza negativamente l’economia europea, compresa ovviamente quella ungherese. In questo clima di malessere, la città diventa palcoscenico di rapine e crimini; il 31 dicembre del 1934 è stata consumata proprio qui, in stile americano, una delle rapine più sanguinose a mano armata, che causò la morte di tre impiegati di banca e di altri due tra gli assalitori. La rapina è stata scongiurata grazie all’intervento coraggioso di un cliente presente in banca, mentre i rapinatori sono stati catturati e condannati.
Judith Jambor
