
Giulio, nome di fantasia:
“Trovo inammissibile, dopo aver fatto un tampone privato, aver pagato 45 euro, essere risultato positivo, vengo chiamato dalla ASL per l’intervista per capire come sono stato contagiato, mi viene chiesto se in casa abita con me una persona anziana, io dico sì, chiedo alla signora che mi ha chiamato di farmi fare il tampone domiciliare, sia a me che a mia zia, e la signora mi dice che il tampone domiciliare sarebbe avvenuto, e mi ritrovo un SMS che mi dice che devo recarmi con la macchina a Via Tal dei Tali. Cioè, ma tutto questo tempo al telefono: abbiamo pettinato le bambole? Come si può avere un’incompetenza simile? Ma si rendono conto che prendere il Covid è veramente una tragedia, stare rinchiusi in casa, non poter uscire, non sapere cosa fare, sentirsi abbandonati, da tutto e da tutti? I medici di base, che dovrebbero sostenerti e manco loro sanno darci risposta, sono veramente deluso”.
Luca, nome di fantasia:
“Buongiorno! Sono il Dott. A dell’ASL N. X di Napoli. Ci risulta che lei è stato vaccinato con il VACCINO XXXXX … Presso XXXXX … alle ore XXXXX … lotto ABV2856. Stiamo monitorando tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino appartenente al lotto ABV2856. Potrebbe riferirci il suo stato di salute attuale? Ha sintomi particolari? Ci dica quali!
ECCO! Questa è la telefonata che mi sarei aspettato da un’Asl, che non mi ha neanche rilasciato il certificato vaccinale relativo alla prima dose. Fantascienza! Ma come diavolo lo fate il monitoraggio? Telepatico? Mettete in campo i Navigator, inventatevi qualcosa, ma fate una maledetta telefonata! Non limitatevi a dire: “Tutto sotto controllo”! Vi abbiamo mandato mail, chiedendo il certificato vaccinale, ma non avete risposto a nessuno. Faranno bene a rifiutare il vaccino XY per protesta. Prima promettete il monitoraggio e poi non vi fate vivi: ma che cavolo accade in questo paese di melma?”
Anna Rita Canone
