
Stamattina Alfonso Landolfi, Presidente della sezione avellinese del gruppo Pa-dri separati, ha protocollato al Comune di Altavilla Irpina la richiesta dell’istituzione del Registro alla Bigenitorialità e l’installazione della panchina Blu.
Il gruppo, presieduto a San Felice a Cancello dal Presidente nazionale Remigio De Matteis, intende sensibilizzare, pian piano, tutti i Comuni italiani. L’iniziativa del registro è stata già attuata in 35 Comuni italiani, da Trento a San Felice a Cancello, comune capofila nella Valle di Suessola e da Bolzano a Messina e, notizia dell’ultim’ora, anche il Comune di Marcianise è interessato.
La doppia iniziativa, si ricorda, serve a sensibilizzare le amministrazioni locali e i relativi cittadini verso le vicende relative alla separazione e alle difficoltà che, troppo spesso, la figura paterna è costretta ad affrontare, soprattutto i disagi che si vengono a creare per i minori in caso di separazioni.
In particolare, il Registro alla Bigenitorialità è volto a tutelare i minori in caso di separazione e ad assicurarne il diritto alla bigenitorialità, mentre la Panchina Blu testimonia l’importanza di entrambe le figure genitoriali quando si vive la separazione.
D’altra parte, si tratta di diritti già sanciti:
dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo proclama la famiglia quale nucleo naturale e fondamentale della Società;
dalla Costituzione Italiana, che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità, riconosce la pari dignità e l’uguaglianza dei cittadini a prescindere da sesso, religione, orientamento politico, religioso o filosofico, nonché il diritto e il dovere dei genitori di mantenere i figli e di provvedere alla loro cura, educazione ed istruzione;
dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, che sancisce i diritti del fanciullo, in particolare il “diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse”;
e, infine, dalla Legge 54/2006 (riforma del Diritto di Famiglia) che prevede, nell’attuale formulazione dell’art. 337 ter Codice Civile: “Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo”.
Anna Rita Canone
