
Pride di Napoli: già in metropolitana gruppi festosi di ragazzi con simboli arcobaleno, giovanissimi dai 15 ai 20 anni, infondevano sicurezza, vista la presenza di figlia minorenne.
L’evento era stato descritto, dai cosiddetti “talebani”, come una sorta di summit della depravazione. Direte: e ci porti la figlia minorenne? A parte che, a 15 anni, ha già idee politiche proprie e ben radicate, con minimo contributo personale.
Piazza Dante si è lentamente riempita, mentre dal palco venivano proiettate le immagini del primo Pride nel 1996 e sul palco si alternavano politici (Alessandro Zan e Vladimir Luxuria, Luigi De Magistris e l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Napoli Francesca Menna) e personaggi dello spettacolo (Arisa, Pamela Prati e artisti napoletani).
Tra le numerose adesioni: ANPI Napoli, Uilcom Campania, Movimento 5 Stelle, Rain Arcigay Caserta, il PD di Marigliano, l’UCI Campania, la CGIL, l’ONG Mediterranea, Rifondazione Comunista (che ha mandato un proprio comunicato stampa), Arci Napoli e Campania, Radicali Napoli.
Erano presenti, naturalmente, camionette della polizia per l’ordine pubblico: tutto si è svolto con la massima tranquillità. Presenti intere famiglie, anche con figli piccoli: ciò dimostra l’inutilità dei timori di certi ultraconservatori e di certi politici che si autoproclamano difensori del cristianesimo, ma con storie personali quanto meno oscure. Nessun personaggio blasfemo o che ridicolizzasse il cristianesimo, nonostante il giro di tutta la piazza scattando foto a destra e a manca.
E’ importantissimo, oggi come oggi, sostenere i diritti LGBT: l’AMORE è universale e non devono esistere discriminazioni di genere e aggressioni omofobe.
Anna Rita Canone
