
Ieri sera, 7 luglio, è stato presentato il romanzo d’esordio di Antonella Capobianco, “Nei nostri sogni“, presso il caffè e bistrot letterario “Il tempo del Vino e delle Rose” a Piazza Dante, Napoli.
Il libro costa 14,00 €, è edito da PAV e consta di 179 pagine. Racconta la storia di Emma e della sua famiglia, composta dal marito Manuel e dai figli Andrea e Claudio. Seppure con scrittura molto agile, sono trattati temi importanti come l’incomunicabilità, l’omosessualità, l’incontro con altre culture e la morte.
Su questi temi, infatti, sono intervenuti gli ospiti: Antonello Sannino, Segretario Antinoo Arcigay Napoli, Alessia Schisano, avvocato familiarista e Daniela Barberio, psiconcologa, con letture di stralci del libro a cura dell’attrice Liliana Palermo. Si è parlato anche del DDL Zan (disegno di legge anti omofobia) e di come esso venga strumentalizzato da vari personaggi più o meno squallidi dell’attuale politica italiana. Moderatore il giornalista Renato Aiello.
In particolare, il libro colpisce per la concezione dell’Aldilà: molto più rassicurante di tanti trattati di teologia, infonde speranza ed esorcizza in modo egregio l’ancestrale paura della morte, da sempre presente in ogni essere umano.
La bellezza del libro è tutta lì: è un libro che affronta temi pesanti, ma non lascia l’amaro in bocca. Come sottolineato dalla dott.ssa Barberio, l’Amore è il motore che smuove le cose e apporta dei cambiamenti.
L’autrice, molto emozionata, ha dichiarato di averlo completato nel tempo e di averlo terminato l’estate dell’anno scorso: “Buttare su carta ciò che mi capita è stato molto terapeutico”. La concezione dell’Aldilà, ha spiegato, non le deriva da alcuna guida spirituale particolare, anzi: non è cattolica anche se, concorda, ci deve essere Qualcuno o Qualcosa alla fine della vita.
Libro molto bello, in un certo senso anche “romanzo di formazione”, consigliata assolutamente la lettura.
Anna Rita Canone
