
La battaglia del Gruppo Pa-dri Separati per l’istituzione del Registro alla Bigenitorialita’ e della panchina blu continua, sia a Santa Maria a Vico, che nei Comuni limitrofi. I Papà separati di Santa Maria a Vico, rappresentati dal portavoce locale Carlo Crisci, lamentano la totale ignavia dell’Amministrazione comunale: gli incontri, le missive protocollate e i messaggi con il Sindaco e l’assessore Tiziana Pascarella, non ricevono risposte fattive. Ci si chiede perché si continui ad indugiare e tergiversare su una questione così importante che riguarda i diritti umani e tutela i bambini con alienazione parentale dell’altro genitore.
Il Sindaco di Santa Maria A Vico e il suo entourage femminile continuano, secondo il Gruppo, a ignorare e snobbare la condizione dei Papà separati sul territorio: ormai si è capito. Tra le accuse mosse ad Andrea Pirozzi, infatti, c’è la partecipazione (giustissima, per carità) a tutte le manifestazioni a tutela della condizione femminile, ma a fronte di indifferenza verso i papà separati: mai un evento, eppure sono coinvolti anche i bambini manipolati dalle mamme e allontanati dai papà.
Il Gruppo rimprovera al Sindaco di essere a conoscenza delle varie situazioni, ripetendo (a parole) sostegno e tutela ai suoi concittadini, ma senza alcun aiuto né fattivo né morale nemmeno dagli altri assessori e/o consiglieri della sua amministrazione.
Capita, così, che a fronte di una sentenza di affido condiviso, la dirigente scolastica cacci il papà di una minore, recatosi per chiedere le credenziali del registro elettronico della figlia e parlare con le maestre sull’andamento didattico disciplinare. Tutto ciò in presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione, che resta impassibile.
Si critica anche un altro assessore, avvocato, che avrebbe promesso solo a parole sostegno e disponibilità, mentre ci sono casi di ex compagne che percepiscono indebitamente assegni familiari e congedi parentali.
Crisci non le manda a dire: “Solo il Gruppo Pa-dri Separati e il suo Presidente Remigio De Matteis mi hanno aiutato. Solo grazie al Gruppo oggi continuo a vedere mia figlia e ad avere determinati benefici economici (congedi parentali), che prima non avevo. I miei diritti di papà devono essere ancora tutelati e con l’avvocato del Gruppo andrò sempre avanti perché è un mio sacrosanto diritto vivere con mia figlia. C’è una legge, la 54/2006, che prevede questo: il Comune di Santa Maria a Vico continua a disattenderla. Non abbiamo intenzione di mollare un centimetro: si continua la battaglia, insieme al gruppo ed altri papà separati, di Santa Maria e della Valle di Suessola. Abbiamo in cantiere sul territorio comunale una serie di eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione dei Papà Separati e ci auguriamo che il Sindaco e la sua amministrazione non continuino ad ignorarci. I tempi sono ormai maturi e il gruppo Pa-dri Separati è pronto a scendere nelle piazze di Santa Maria a Vico”.
Anna Rita Canone
