San Felice a Cancello: dissapori tra il Sindaco e Pa-dri Separati

Tutto nasce dal murales contro la violenza sulle donne, che raffigura una mano maschile insanguinata e chiusa a pugno, con una mano femminile con il cuore in mano. A parte la poca fedeltà anatomica, ma può essere un discorso soggettivo, il murales è diventato un casus belli. Remigio De Matteis, Presidente del Gruppo Pa-dri Separati, ha chiesto in un primo tempo l’aggiunta della scritta “La violenza non ha genere”, spiegando che il murales, così come realizzato, lancia il messaggio (sbagliato) che tutti gli uomini sono violenti. Il messaggio è assolutamente falsato: proprio in questi giorni, infatti, è in corso il processo (anche mediatico, grazie alle dirette) tra l’attore Johnny Depp e l’ex coniuge Amber Heard: lui, il celebre capitano Jack Sparrow, è vittima di calunnie e violenza domestica.

Torniamo a San Felice a Cancello: il Sindaco, in un primo momento, stando a Remigio De Matteis, aveva dato l’autorizzazione, salvo poi dichiarare l’opposto attraverso un blog locale.

Raggiunto telefonicamente, Giovanni Ferrara ha confermato il suo “NO”, senza però dare alcuna spiegazione.

Non intendono recedere i Pa-dri Separati: “Siamo una realtà del territorio, che significa questo ripensamento? A chi diamo fastidio? La violenza contro gli uomini esiste, due nostri papà stanno vivendo realtà tristi e drammatiche”.

L’Avvocato del gruppo, Gianfranco Di Lauro, in un lungo e articolato comunicato stampa, scrive: ” Nella sala del consiglio comunale di San Felice a Cancello è da qualche tempo apparsa una decorazione “artistica”, che dovrebbe esprimere la posizione del comune in merito alla violenza contro le donne. Dal che saremmo portati a pensare che si sia reso necessario precisare, a scanso di equivoci, poiché prima si poteva sospettare che il comune fosse a favore della violenza. Ciò che lascia perplessi, al di là di ogni considerazione sulla qualità artistica e la valenza estetica del manufatto, è l’identificazione precisa ed inequivocabile della mano-carnefice, grondante sangue, maschile, ed in contrasto il candore della mano-vittima che porge un cuore, identificazione di purezza immacolata. Bene, siamo tutti contro la violenza, siamo tutti dalla parte delle vittime. Nessuno nega che ci siano donne vittime di violenze, nessuno nega che ci sano donne che vadano tutelate. Anzi. Il Gruppo Pa-dri separati battaglia affinché la mano dell’uomo sia una mano che protegge. Così ci hanno insegnato i nostri genitori. Basta. Per favore basta con questa colpevolizzazione a prescindere del maschio. Non si può sostenere che siamo sostanzialmente uguali e poi affermare che la violenza è maschile, la guerra è maschile, la cattiveria è maschile. Oggi più che mai abbiamo bisogno di educare i giovani (tutti, ragazzi e ragazze) alla non-violenza; superando vecchi stereotipi e antichi pregiudizi. Per questo il Gruppo Pa-dri Separati ha proposto di affiancare l’affresco con altri che evidenzino il forte NO ad ogni forma di violenza, prima e sopra ogni altra cosa quella contro i bambini, femmine e maschi. NO alla violenza che subiscono le donne e le madri, NO alla violenza che subiscono gli uomini e i padri. MA evidenziando che non esiste un carnefice che sia tale perché a ciò predestinato. La mano che gronda sangue può essere quella di chiunque, uomo o donna, la mano che subisce può essere quella di chiunque, uomo o donna. Nessuno può considerarsi a prescindere vittima o carnefice. Questo dipende dal nostro senso di giustizia, dalla nostra umanità. Tutti meritano tutela. Questo è il messaggio che il Gruppo Pa-dri Separati ritiene che sia doveroso lanciare. Per l’educazione dei nostri giovani (maschi e femmine). Per il futuro dei nostri figli“.

Anna Rita Canone

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