
“Cari amici, spero che la mia voce possa essere ascoltata oggi. Sono un richiedente asilo in Italia e scrivo questo post perché sto cercando una risposta alle mie domande. Da 8 mesi attendo una risposta alla mia richiesta di asilo, ma non ho ancora ricevuto nulla. Ho dato alla commissione territoriale d’asilo tutto ciò che mi è stato chiesto, ma nessuna risposta!
Ho un documento provvisorio che non è riconosciuto da nessuno tranne il ministero dell’interno. Non posso avere una scheda telefonica, né una tessera sanitaria anche per comprare le sigarette quando è notte. La mia sicurezza non è garantita e ho paura di essere fermato o controllato. Sembra impossibile essere una persona come le altre, ben inserita nella società italiana.
Voglio ringraziare Amnesty International per tutto il lavoro che fa per le persone come me, ma chiedo alle autorità italiane una risposta alla mia richiesta di asilo. La commissione territoriale d’asilo deve esaminare il mio dossier, perché sto aspettando da troppo tempo. Sono venuto in Italia perché nel Sahara Occidentale ero a rischio, per questo sto chiedendo asilo politico. È un’esperienza difficile per me, ma spero che con il vostro aiuto la mia situazione possa cambiare.
Grazie per aver letto il mio post, vi prego di condividerlo per far conoscere la mia situazione. Spero che la mia voce possa essere ascoltata e che presto possa ricevere una risposta alla mia richiesta di asilo”.
Anna Rita Canone
