
La splendida cornice di Carditello ha ospitato ieri 20 settembre l’Appia Day, incentrato sulla candidatura dell’Appia all’UNESCO. Quella che è considerata la “regina viarum” era nata in origine per collegare Roma a Capua, poi estesa fino a Brindisi e oggi consta di 650 km.
Nella sala presenti opere dei giovani artisti Mario Ciaramella, Ana Hernadez, Carlo de Lucia, Giuseppina Cusano, Michele Mautone, Raffaele Boemio e Alberto Balaguer, a cura del professor Vittorio Vanacore, dell’IIS ” Leonardo da Vinci” di santa maria Capua Vetere.
Partecipanti:
L’evento, patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Real Sito di Carditello, dal DiLBEC dell’Università Vanvitelli di Caserta, dagli istituti medi superiori “IIS Leonardo da Vinci” di S. Maria Capua Vetere e Liceo Artistico “Salvatore Pizzi” di Capua e dal Club per l’Unesco di Caserta.
La professoressa Jolanda Capriglione ha presentato i vari ospiti, gli studenti e i docenti degli istituti scolastici presenti.
Interventi:
Il padrone di casa, il dott. Maddaloni, ha parlato dell’importanza storica del sito ospitante, annunciando per fine ottobre un Rising Day d’auto d’epoca, tra cui le Ferrari, sull’Appia. Una chicca del suo intervento è stata la prossima apertura di un Museo dell’Agricoltura, con la restituzione di vari pezzi attualmente sparsi per musei.
La dirigente del liceo Pizzi e la rappresentante dell’Istituto Vinci hanno ringraziato la professoressa Capriglione, con cui è partito un progetto di collaborazione per la rivalutazione dell’Appia.
Il professor Salerno ha parlato dell’importanza storica dell’Appia, presente anche nell’arte come vero e proprio “brand” ancora attuale, visto che dà il nome anche ad attività commerciali.
La professoressa Carfora, infine, ha delineato un breve excursus sulla storia della ricerca sull’Appia, dal 1500 fino ai giorni nostri. Il suo intervento è passato anche per i Grand Tour del’700.
La presenza delle due scuole è stata importante: i ragazzi sono e saranno i nostri eredi e testimoni a cui trasmettere l’amore verso la storia e la propria terra. Ciò può avvenire solo riscoprendo, tutelando e valorizzando le nostre radici.
Anna Rita Canone
