
Tutto pronto in Piazza Madonna delle Grazie a Nemoli (PZ): il falò sarà acceso stasera fuori la Chiesa Madre dopo la benedizione e verrà fatto ardere fino al 6 gennaio.
Il falò ha una tradizione antichissima, considerando che la Chiesa ha scelto la data di Natale mutuandola da millenarie credenze pagane del “sol invictus” del solstizio d’inverno.
A Nemoli si ipotizza anche la sua funzione di riscaldamento in attesa del parroco – Nemoli è stata, fino al 1834, una dipendenza di Rivello. Solo con regio decreto di Ferdinando II è diventato un Comune autonomo.
Il falò nemolese è una tradizione che raccoglie, le sere delle vacanze natalizie, amici e parenti: si passa il tempo un bicchiere di vino, una tombolata, una chiacchierata davanti al fuoco; esso costituisce vera e propria calamita comunitaria che riunisce bambini e adulti, giovani e anziani, al suono di zampogne e ciaramelle.
La sua preparazione coinvolge uomini e ragazzi con la raccolta e l’accatastamento di ceppi nella piazza principale.
Il Sindaco presiederà la benedizione e i bambini riceveranno piccoli doni da Babbo Natale, mentre si potranno assaggiare le tipiche zeppole.
La tradizione è tuttora molto sentita; il falò, infatti, riesce ad aggregare tutti i cittadini di Nemoli e rappresenta il senso di famiglia e di appartenenza durante le festività, considerando anche che alcuni ritornano a Nemoli proprio per le vacanze natalizie: gli studenti e chi vive e lavora fuori regione.
Anna Rita Canone
