“Il giornalismo consiste principalmente nel dire 'Lord Jones è morto' a persone che non hanno mai saputo che Lord Jones fosse vivo.” Gilbert Keith Chesterton
Santa Maria a Vico avrà una sede del Movimento Cinque Stelle; la sede, prima nella Valle di Suessola, verrà inaugurata il prossimo mese: tempi tecnici per arredarla e tinteggiarla. Tre giorni fa sono state consegnate le chiavi. Il locale si trova in Via Appia antica 516. Seguiranno aggiornamenti.
Maryam Rajavi è una politica iraniana, eletta nel 1993 dal Parlamento in esilio. Presidente del MEK/PMOI, i Mojahedin iraniani.
Le sue battaglie per libertà e democrazia, nel corso degli anni, hanno avuto grande eco internazionale e oggi può contare su molti sostenitori tra i politici e diplomatici di tutto il mondo.
Il regime iraniano – paragonabile ai nostri più bui anni medievali, quelli sotto l’Inquisizione – in seguito al brutale omicidio di Mahsa Amini (fermata, arrestata e uccisa il 13 settembre 2022 perché non indossava correttamente il velo) ha alzato il tiro. Dopo arresti, torture e omicidi dei manifestanti, da alcuni giorni sta attaccando scuole femminili con gas e armi batteriologiche, con l’intento di non far tornare più le studentesse a scuola.
In questo drammatico contesto misogino, Maryam Rajavi è un vero e proprio faro di luce.
Ecco il suo post in occasione della Giornata Internazionale della Donna:
“Il piano sui diritti e le libertà della donna
Ora, ancora una volta, vorrei ricordare i principi, l’enfasi e la sintesi degli articoli più importanti che guideranno le nostre azioni future. I nostri connazionali all’interno dell’Iran le devono sapere.
Questi principi, diritti e libertà non sono solo per l’emancipazione delle donne, ma per la liberazione storica di tutti gli uomini e le donne iraniani.
In primo luogo, vorrei precisare i principi:
Il primo principio è l’abolizione e l’eliminazione di tutte le forme di oppressione, coercizione e discriminazione imposte dal regime reazionario di Khomeini e dalla legge sharia dei mullah sulle donne iraniane e il rispetto di tutte le libertà e i diritti delle donne, come previsto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne e la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993.
Il secondo principio sottolinea la piena uguaglianza dei diritti sociali, politici, culturali ed economici tra uomini e donne.
Il terzo principio è garantire la piena concessione dei diritti delle donne nel paese, indipendentemente da pratiche e limitazioni disparità e discriminatorie, e respingere qualsiasi percezione che veda le donne come merce.
E gli articoli più importanti sui diritti e le libertà delle donne nell’Iran libero di domani:
1. Il diritto di eleggere ed essere eletto a tutte le elezioni e il diritto di suffragio in tutti i referendum.
2. Il diritto all’occupazione e alla libera selezione della professione, il diritto di ricoprire qualsiasi carica pubblica o governativa, incarico della professione, compresa la presidenza (nonché la leadership politica) o la magistratura in tutte le istituzioni giudiziarie.
3. Il diritto alla libera attività politica e sociale, al rapporto sociale, al viaggio senza il permesso di un’altra persona.
4. Il diritto di scegliere liberamente l’abbigliamento e il velo.
5. Il diritto di utilizzare, senza discriminazioni, tutte le risorse didattiche, educative, atletiche e artistiche; il diritto di partecipare a tutte le competizioni atletiche e attività artistiche.
6. Riconoscimento delle associazioni femminili e sostegno alla loro formazione volontaria in tutto il territorio nazionale; considerazione di privilegi speciali in vari settori sociali, amministrativi, culturali e in particolare educativi al fine di abolire le disuguaglianze e la duplice oppressione delle donne.
7. Parità di retribuzione per pari lavoro; divieto di discriminazione nell’assunzione e durante il lavoro; parità di accesso a vari privilegi quali ferie, indennità di pensione e indennità di invalidità; godimento delle prestazioni per figli e coniugali e assicurazione contro la disoccupazione; diritto allo stipendio e alloggio speciale durante la gravidanza, il parto e l’assistenza dei neonati.
8. Libertà assoluta nella scelta del coniuge e del matrimonio, che può avvenire solo con il consenso di entrambe le parti e registrata presso un’autorità legale; Vietato il matrimonio prima del raggiungimento dell’età legale. Nella vita familiare è vietata qualsiasi forma di costrizione o coercizione della moglie.
9. Parità di diritto al divorzio; il divorzio deve essere processato da autorità giudiziarie qualificate; donne e uomini sono uguali nel presentare motivi per il divorzio; la custodia e il sostegno dei figli, nonché gli accordi finanziari saranno determinati dalla sentenza di divorzio.
10. Sostegno alle donne vedove e divorziate e ai figli in custodia; l’assistenza sarà fornita attraverso il Sistema Nazionale di Previdenza sociale.
11. Eliminazione delle disuguaglianze legali in materia di testimonianza, tutela, custodia ed eredità. La poligamia è vietata.
12. Divieto di ogni forma di sfruttamento sessuale delle donne con qualsiasi pretesto e abrogazione di ogni usanza, legge e disposizioni che autorizzino il padre, la madre, il tutore o un altro a concedere ad una ragazza o ad una donna, con pretesto di matrimonio o altro.
Cari amici,
È corretto quando si dice che i diritti delle donne sono diritti umani, e credo fermamente che la leadership delle donne sia la garanzia della democrazia e dell’uguaglianza. Senza offrire alle donne l’opportunità di partecipare alla leadership politica, qualsiasi progresso compiuto verso la parità di genere è vulnerabile alla regressione.
Oggi, le donne iraniane, con la loro leadership e accanto agli uomini iraniani, sono in prima linea per sconfiggere la dittatura religiosa e garantire libertà, democrazia e uguaglianza per il domani.
La rivolta in Iran, guidata dalle donne, ha dimostrato questa verità. L’insurrezione, che arde più ferocemente che mai, la farà brillare più che mai e porterà il messaggio di vittoria e di trionfo.
Com’è bello che, come l’alba, portiamo le novelle del trionfo,
Con una rosa rossa, una fioritura piena di luce, dal giardino dell’alba,
Com’è bello, come il sole radioso, disperdere brillantezza e splendere,
Per annunciare il mondo dai cieli infuocati di radiosità appena nati.
Non c’è pace per Fouad, che non riesce a farsi spostare dal condominio.
Stavolta “ignoti” gli hanno rigato la macchina. E’ un fiume in piena, con voce alterata racconta:
“Immagino benissino il perché; si tratta di miei ex connazionali. Io ho denunciato mio fratello e sono diventato cittadino italiano. Redouane Rehalli, il papà di Meriem, ha avuto il rigetto del ricorso. Meriam è la ragazza andata in Siria a combattere a fianco dell’ISIS.
Fanno parallelismi con la mia storia, ma io ho denunciato mio fratello e ne ho preso le distanze: io ho reso un favore all’Italia.
La comunità marocchina locale mi detesta: sono doppiamente un traditore, per loro. Mi considerano una specie di collaborazionista dei Carabinieri, uno che ha tradito il fratello e le origini, un poco di buono, insomma.
Già mi hanno ferito il gatto, ora sono passati all’auto. E’ un crescendo di intimidazioni, uno di questi giorni mi faranno del male, ne sono sicuro. Dovrei avere maggiori tutele, ma qua (a Monselice) il Sindaco, Giorgia Bedin, accampa tutte le scuse burocratiche possibili e immaginabili pur di non accelerare la mia pratica per il trasferimento. Non si degna di ricevermi, Allah solo sa il perché.
Mi sento tradito e abbandonato al mio destino.
I giornalisti, i politici, mi hanno sfruttato. Nelle mie realtà quotidiane sono solo, posso contare solo sul mio avvocato. Avanzo soldi per lavori non retribuiti, ferie non godute, i miei diritti sono calpestati quotidianamente. L’Italia è un Paese bellissimo, ma funziona a rovescio: se sei un onesto cittadino, passi tutti i guai del mondo. Se rubi una mela vai in galera, se sfrutti un dipendente per decine di migliaia di € giri libero e bello. Perché?
La Sanità italiana è una giungla. Per carità, con ottimi spiragli di luce, ma resta una giungla. Al Sud, purtroppo, è anche un po’ più giungla.
Capita che due fratelli over 70, entrambi cardiopatici, dopo 8 ore di attesa, vengano ricevuti dall’unico anestesista al II Policlinico di Napoli. Unico anestesista che ha appena terminato in sala operatoria.
Capita che l’ASL di Arienzo non comunichi il rinnovo di un’esenzione per patologia a un povero medico di base, facendogli sbagliare una ricetta 4 volte. Capita che la stessa ASL effettui il cambio del medico come una concessione scesa dall’alto, o un favore personale.
Capita che l’ospedale di Arienzo, pur con ottimi specialisti, faccia fuggire i pazienti altrove, per (reali? Boh) problemi al PC che impediscono il pagamento delle prestazioni. Problemi che vanno avanti, a quanto pare, da giorni.
Capita che un medico di base, di mezza età, non sia in grado di cercare sul PC i codici per un esame o un farmaco richiesto dal collega specialista. Lo stesso medico, ignorando i codici delle prestazioni, chiede al paziente di informarsi presso il centro (o ospedale), con grassa risata dell’operatore CUP.
Capita che un medico di base abbandoni un paziente con seri problemi, psicologici e non, al suo destino. O vada a fare una visita a paziente già morto, dopo 2 gg di chiamate andate a vuoto.
Capita che un medico di base scambi una tosse da bronchite asmatica, con muchi verdi, per qualcosa che passerà da sola. Lo stesso medico, dopo aver fatto perdere tempo e soldi al paziente, a diagnosi effettuata da specialista, commenti: “Ma era chiaro”.
C’è pure il medico che copre le migliaia di euro di stipendi non pagati – dal coniuge impresario – con tanto di certificati di insanità mentale.
Tutto ciò nel pubblico. Nel privato? La rata di un mutuo per una stanza con divano letto, una colazione e un piatto di riso la sera (per gastroenterite) per assistere un congiunto operato. Si ignora la cifra pagata al chirurgo per l’intervento. Senza fattura, naturalmente: chiedere la fattura è qualcosa da poveracci, miserabili.
Al via al Museo Archeologico Nazionale di Napoli il progetto europeo PERCEIVE
Napoli, 6 marzo 2023. Tre giorni dedicati alla ricerca sul colore nell’archeologia e nell’arte, con il contributo di esperti mondiali che si incontreranno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN): il 6 marzo 2023, presso l’ Auditorium del MANN, sarà lanciato PERCEIVE, (Perceptive Enhanced Realities of Colored collEctions through AI and Virtual Experiences), il cui scopo è quello di creare un nuovo modo di percepire, conservare, curare, esporre, comprendere opere caratterizzate dalla presenza del colore, dalle sculture alle fotografie, passando per i tessuti e le opere d’arte digitali. Il progetto comprende, tra i suoi punti di maggior rilevanza, l’inclusione, la promozione del senso di cura, la riappropriazione intellettuale di messaggi “svaniti” nel tempo e un’adeguata comunicazione e trasferimento alle generazioni future. Gli strumenti per la realizzazione degli obiettivi sono l’Intelligenza Artificiale e le Esperienze Virtuali. L’A.I. avrà un ruolo centrale nel progetto, con il compito di contribuire ad automatizzare alcuni processi di ricostruzione, impossibili da ottenere con i metodi digitali tradizionali. La Virtual Experience renderà questi processi fruibili dal grande pubblico, rispondendo compiutamente alle indicazioni e ai principi di accessibilità ed inclusione, che sono il fondamento delle direttive della Comunità Europea.
Durante la giornata inaugurale si alterneranno interventi di studiosi provenienti da undici istituzioni, otto paesi e grandi musei coinvolti, tra cui il MANN (capofila del progetto per le ricerche sulla policromia antica nella scultura, che svolge dal 2018), il Munch Museum di Oslo, il Victoria and Albert Museum di Londra e l’Art Institute Museum di Chicago: tutti illustreranno le loro attività e i capolavori oggetto delle ricerche sul colore. Protagonisti dell’appuntamento napoletano anche tre aziende (Anamnesia, Imki e Hoverlay) e cinque istituti di ricerca, a partire dal coordinatore del progetto CNR ISPC insieme al Fraunhofer IGD (Germania) FORTH (Grecia), NTNU (Norvegia) e HSLU (Svizzera).
“Dal 2018 è in corso al MANN un progetto di ricerca specificamente dedicato al tema del colore sulla statuaria classica, MANN In Colours da cui sono nati EcoValors e Digital Farnese/Farnese Digitale” – ricorda il direttore del MANN Paolo Giulierini – “Nonostante la sospensione di quasi due anni a causa della pandemia, i gruppi di ricerca al lavoro hanno indagato circa 70 sculture”. Ciascuna delle opere è stata studiata con diagnostica multispettrale e indagini di laboratorio, successivamente è stata digitalizzata utilizzando la fotogrammetria. “Ad oggi possiamo affermare che questo è il progetto di ricerca sul colore più ampio e approfondito che un museo nazionale abbia mai intrapreso. Le linee guida e i risultati che ci aspettiamo da PERCEIVE sono oggetto di sperimentazione al MANN da cinque anni grazie ai progetti menzionati, con la direzione scientifica di Cristiana Barandoni. L’evolversi della ricerca sul colore e la multidisciplinarietà dell’approccio, coinvolgendo altri ambiti, sono stati il motivo per cui il Museo è stato premiato e coinvolto in PERCEIVE, confermando la capacità di intercettare fondi europei in collaborazione con CNR e il MIUR”.
La presentazione nella giornata inaugurale sarà aperta alla comunità scientifica, alle istituzioni culturali ma anche a studenti ed appassionati (fino ad esaurimento posti). Per poter accedere all’Auditorium lunedì 6 marzo (ingresso lato uffici – già Soprintendenza) è necessario registrarsi usando questo link: https://forms.gle/FmWCzU17Y8hHFkgLA.
Sarà per tutti un’occasione unica per esplorare la bellezza, la fragilità e le sfide della ricostruzione e della conservazione del colore in sculture, dipinti, tessuti, foto e opere arte digitali conservati in grandi istituti internazionali.
Nei giorni successivi, 7 e 8 marzo, i partners di PERCEIVE hanno in calendario degli incontri più tecnici, nell’ambito dei quali si confronteranno con domande come: “è possibile prevedere i cambiamenti di colore?”, “come possiamo ricostruire i colori perduti?” con l’obiettivo di costruire un nuovo approccio comune alla tutela delle opere colorate.
MANN in Colours
Prevede indagini chimiche e fisiche non invasive per la ricerca della policromia originale sulle collezioni statuarie del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con particolare riferimento alla Collezione Farnese, in collaborazione con DI.AR. Diagnostica per Immagini.
Il progetto, avviato nel 2018, si sviluppa analizzando le sculture tramite macrofotografia, microscopia, fluorescenza ultravioletta (UV), VIL eseguite in situ per una prima mappatura delle sopravvivenze di policromia originale. Queste indagini restituiscono sia lo stato di conservazione dell’opera che la tecnica esecutiva. Le tracce di colore così diagnosticate possono essere approfondite attraverso ulteriori analisi di laboratorio, prelevando micro-campioni che permettono di definire, attraverso esami chimici quali XRF, Raman e FT-IR, la composizione dei pigmenti, di cui viene caratterizzata la struttura chimica. I questo modo è possibile identificare il tipo di pigmento usato e le eventuali miscele.
EcoValors
Realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha come obiettivo principale quello di indagare chimicamente i pigmenti e il loro stato di conservazione in relazione all’ambiente museale. Per questo tipo dimonitoraggio sono stati impiegati dispositivi di superficie non invasivi, in grado di identificare l’interazione tra le opere e gli agenti inquinanti: si tratta di uno studio necessario per valutare correttamente lo stato di conservazione del colore.
Digital Farnese
Oltre alla ricerca sul colore, uno dei maggiori interessi di MannInColours è la diffusione della consapevolezza della presenza del colore sulle sculture antiche presso il grande pubblico e non solo tra gli “addetti ai lavori”. Per questo motivo alle prime campagne diagnostiche è stata affiancata la modellazione 3D delle opere più importanti del Museo: è così che è nato il progetto “Digital Farnese/Farnese digitale”, per una “traduzione” visiva dei colori perduti sui modelli tridimensionali realizzati. La mancanza della percezione del colore, infatti, rende parziale la comprensione dell’opera. Da questo punto di vista il MANN vuole offrire alla comunità, non solo scientifica, un contributo non temporaneo – come quello di una mostra – ma permanente. Il colore era una componente sostanziale dell’arte antica, il MANN si assume il compito di diffondere nella società tale percezione, attualmente confinata alla cerchia degli specialisti. “Farnese Digitale” è una proposta concreta, sostenibile e adatta alla complessità della Collezione. Imodelli 3D realizzati saranno impiegati all’interno di nuove didascalie narrative in modo semplice e intuitivo, raccontando storia, eventi, restauri da uno speciale punto di vista, quello del colore, includendo la ricerca sulla policromia originaria e i suoi risultati in modo permanente nel percorso di visita del museo.
L’esordiente Vito Turturro, a soli 19 anni, ha vinto il Palio del Viccio del 2023.
Di cosa si tratta? In genere si associa il Palio a Siena, ebbene no: esiste un Palio anche a Palo Del Colle, in Puglia, e si tiene il Martedì Grasso. E’ un evento gratuito che si ripete da secoli.
Partiamo dal nome: Palio del Viccio. Il “viccio”, in dialetto locale, è il tacchino, ed è il premio per il cavaliere che, in piedi e con un’asta acuminata, riesca a far scoppiare un otre posto a oltre 4 metri dal suolo. Ogni rione ha il suo cavaliere e i suoi sbandieratori. Manca l’acerrima rivalità che caratterizza il Palio di Siena.
Il Palio ha origini plurisecolari: una sua prima testimonianza, infatti, risale al 1477. Come riporta Repubblica: “(…) il duca Sforza Maria, in visita a Palo del Colle, assistette a una dimostrazione dei cavalieri della guardia locale”.
L’edizione di quest’anno, dopo tre anni di pausa, è stata particolarmente riuscita: il sindaco Tommaso Amendolara parla di edizione da record, con la partecipazione di oltre 10mila persone.
Il percorso si è snodato lungo Corso Garibaldi, ricoperto di sabbia, dopo la cerimonia d’apertura delle ore 15:00. La serata è finita con la sagra del tacchino.
Roberta Pagliuca è una giovane amazzone di 17 anni, studentessa atleta del Liceo Artistico San Leucio di Caserta.
Domenica 19 febbraio ha gareggiato nella gara societaria, a cavallo di Number One (ma per Roberta è Storm), presso il maneggio di Tenuta Tambaro a Villaricca, piazzandosi seconda, dopo Simone Tortorano e davanti a Sofia Di Iorio.
Curiosità: la società, la Equineapolis, aveva organizzato una gara in maschera e la dolce e simpatica Roberta ha scelto Mercoledì dell’omonima serie Netflix, piazzandosi seconda anche come maschera più bella.
Roberta pratica equitazione da 6 anni, con l’istruttore Rosario Sbrizzi. Il cavallo è di proprietà, e c’è tutta una storia: venduto a 2.300 € come cavallo problematico (in realtà, usano altro aggettivo), per Roberta è stato una vera e propria sfida personale e, in 3 anni, è riuscita ad ammansirlo e a renderlo abbastanza collaborativo.
Addentriamoci un po’ nell’equitazione: gli atleti, innanzitutto, sono amazzoni e cavalieri. L’attrezzatura comprende stivali, corpetto (obbligatorio per i minori, facoltativo per gli adulti), guanti antiscivolo, frustino, il casco da equitazione, detto “cap”. Il colore della giacca è personale, in genere si sceglie tra il blu/rosso/grigio/verde, ma la società può chiedere un suo colore. I pantaloni e la camicia sono bianchi.
Annalia Tambaro, istruttrice dei più piccoli, spiega: “E’ uno sport prettamenteindividuale, basato sul binomio uomo/cavallo. In genere c’è sostegno reciproco tra i partecipanti dello stesso gruppo. E’ uno sport che si può iniziare anche prima dei 6 anni”.
Il cavallo è considerato puledro fino a 7-8 anni, poi è adulto. Va ferrato ogni 40 gg. la sella cambia se la monta è inglese o americana, cambiano la sella e i finimenti. Come si sale a cavallo? Con una scaletta o “di gamba”, aiutati dall’istruttore (che dà lo slancio).
Le gare si basano sulla precisione o a tempo e precisione e vengono considerate lo stile e la postura. Per le gare i cavalli vengono spostati con camper per 6-7 cavalli o van proprio.
Amazzoni e cavalieri eseguono la preparazione fisica stesso a cavallo, con esercizi di passo, trotto e galoppo. Amazzoni e cavalieri gareggiano insieme: le categorie non sono stabilite per età anagrafica, ma in base all’esperienza.
Il cavallo necessita di uscire fuori dal box per una galoppata almeno 3 volte a settimana. Le gare si disputano anche sotto la pioggia, purché senza fulmini e/o grandine. Ogni cavallo ha un suo passaporto vaccinale e un’assicurazione per sé e verso terzi.
MADDALONI (Caserta) – Il prossimo evento si terrà domani 25 febbraio 2023 dalle ore 16.30 con la presentazione di Lucia Grimaldi e le riprese Tv di Fulvio De Lucia (disponibili sul canale Youtube “Comunicando” al link https://www.youtube.com /channel/ UCX8Yn68f3CmHNct7M4TughA). Il Pomeriggio sarà aperto con i saluti istituzionali del dott. Andrea De Filippo, Sindaco del Comune di Maddaloni, del dott. Luigi Bove, vice Sindaco del Comune di Maddaloni e del dott. Rocco Gervasio, Rettore del Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni. Subito dopo vi sarà l’intro recitato/musicale a cura di Monica Pizzi e Michail Benois Letizià (ideatore della rassegna) con a seguire il quartetto d’archi a cura di Antimo Pascarella violino, Guido Esposito violino, Ida Rispoli viola e Luigi Iuliano violoncello. Il momento successivo sarà il tanto atteso evento a cura della Società di Danza Napoli e Caserta dove i Cavalieri e le dame si esibiranno in danze di tradizione ottocentesca guidati dal Maestro di Cerimonia Lucio Martino e con la collaborazione di Monica Pizzi, Coreografie di Fabio Mollica. La serata sarà allietata da Letture/Poesie di Vins Tramontano da “L’ANIMO DETTA” (raccolta di poesie in quattro volumi) con la Videoinstallazione, dedicata alla GRANDE TELA, di Noemi Sparago fotografa. Onoreranno ulteriormente la serata gli ospiti con letture varie; Giueppe Vozza editore, Monica Pizzi docente, Maria Latino docente, Dora Barletta autrice, Luigi Di Nuzzo docente, Antonio Pagliaro storico, Giovanna Santangelo poetessa. Nel corso della serata ci sarà una estemporanea di arti visive, con Andriana Lunik modella in posa per gli artisti; Giovanna d’Aiello pittrice, Carmela Sbrescia pittrice e Amalio Piscitelli scultore. La Chiusura dei lavori avverrà con intrattenimenti musicali e il brindisi (buffet previsto nel chiostro). Si ringrazia come sempre la direzione del Convitto, il corpo docente e il personale tecnico-amministrativo. Nei prossimi giorni, e anche dopo l’evento, contributi anche fotografici e curiosità saranno disponibili nella pagina social dedicata https://www.facebook.com/ultimoballoinmaschera. Dunque, non resta che rinnovare l’invito per la rassegna “«Ultimo Ballo in Maschera» , dalle ore 16.30. Gli organizzatori, i collaboratori e i partners ringraziano quanti interverranno. Per aggiornamenti si rimanda alla pagina social https://www.facebook.com/ultimoballoinmaschera o mail a ultimoballoinmaschera@gmail.com.
I cittadini del Comune di Maddaloni possono collegarsi al sito http://www.defilipposindaco.it ed esprimere una valutazione da 1 a 10 su sei diverse e importanti tematiche cittadine. Dopo il lancio della campagna digitale, si registrano più di 250 risposte e una percentuale di apprezzamento per l’operato dell’amministrazione registrabile attorno al 60%. Sulle tematiche riportate dal portale digitale, registriamo i seguenti risultati: 61% di apprezzamento per la progettualità legata al Campo Sportivo; 60.70% di apprezzamento per l’adozione del nuovo PUC cittadino; 62.5% di apprezzamento per le nuove dinamiche infrastrutturali legate ai passaggi a livello; 58.90% di apprezzamento per i lavori della rete fognaria di Via Cancello e il 62.5% di apprezzamento per il recupero dell’Ex Convento Cappuccini. La piattaforma digitale analizzerà anche il grado di soddisfacimento della popolazione in rapporto alla rete idrica, ove è già possibile notare una drastica riduzione delle perdite e delle problematiche legate ai servizi idrici. Nel corso degli ultimi anni, l’amministrazione comunale ha registrato meno di 100 perdite, che se rapportate alle oltre 650 di media, che annualmente si registravano, appaiono come un grande risultato. Altra tematica di estrema importanza è quella dell’addizionale IRPEF ridotta nel 2022 all’0.70% e che sarà ulteriormente ridotta allo 0.60% nel corso dell’anno 2023. Inoltre, gli esborsi legati al pagamento dell’IMU risultano in diminuzione dal 10.6% al 10%. L’idea della piattaforma digitale per monitorare e giudicare l’operato della pubblica amministrazione diviene una nuova opportunità per la cittadinanza e per far emergere le relazioni percepite tra l’istituzione, l’operato del Primo Cittadino e la comunità locale.
Dal 4 marzo al MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli)
Napoli, 16 febbraio. Arriva a Napoli l’affascinante viaggio nel mondo di Lucio Dalla, iconico e innovativo cantautore, immortale, prerogativa solo dei grandissimi artisti. Non esiste luogo migliore per celebrarlo nel giorno del suo 80° compleanno, con la grandemostra-evento ribattezzata per l’occasione “Lucio Dalla. Il sogno di essere napoletano” dedicata al genio umano e musicale, che sarà realizzata a Napoli dal 4 marzo al 25 giugno 2023 al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, tra le più antiche e importanti istituzioni culturali al mondo. Un viaggio che parte dall’infanzia e ripercorre un percorso straordinario di vita e memoria collettiva, al ritmo delle note delle sue straordinarie canzoni.
La mostra, promossa dal MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), diretto da Paolo Giulierini, e Fondazione Lucio Dalla con il Ministero della Cultura, con la collaborazione e il sostegno di Regione Campania e Fondazione Campania dei Festival è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, Special partnerLavoropiù. L’esposizione, a cura di Alessandro Nicosiacon la Fondazione Lucio Dalla, fa parte delle iniziative “Il MANN per la città” e vede la partecipazione diArchivio Luce Cinecittà con il patrocinio di RAI e la collaborazione tecnica di SIAE Società Italiana degli Autori e degli Editori, Universal Music Publishing Group, Grand Hotel Vesuvioe BIG|Broker Insurance Group. Catalogo Skira editore.
Non è un’impresa facile raccontare in una esposizione cinquant’anni di storia. Tutto nasce da una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero cammino umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali. Lucio Dallaha segnato in modo assolutamente unico e innovativo la storia della musica italiana. Un cantore di vita e suoni che con graffiante ironia e sguardo poetico ha conquistato il cuore di tutti; non solo musicista ma anche attore, scrittore, regista teatrale, amante dello sport e appassionato di motori, danza, opera lirica, pittura, letteratura, con un numero impressionante di interessi.
Così, attraversodocumenti, foto, copertine dei dischi, video, oggetti, abiti di scena, locandine dei film cui ha partecipato, manifesti, la ricca collezione di cappelli e berretti,sarà possibile scoprire l’intimità di Lucio e vivere la forza della sua musica.
Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: La sua musica, Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Dalla e Napoli, il cinema, il teatro, la televisione, Dalla e Roversi, Universo Dalla, Il museo Lucio Dalla. La sezione ineditaDalla e Napoliè dedicata al rapporto tra il cantante e il capoluogo campano, città che inevitabilmente lo ha incantato e grande fonte di ispirazione per le sue canzoni.
Insieme ai documenti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni, la mostra offrirà allo spettatore l’opportunità di un incontro unico e speciale con l’artista. La mostra sarà arricchita anche da un importante catalogo edito da Skira che contiene storia, immagini e anche un lungo elenco di straordinarie testimonianze che aiutano a comprendere nel profondo il suo eclettico carattere.
Comprendere Maddaloni, le sue potenzialità, le problematiche e le opportunità attraverso i potenti strumenti del digitale diviene una concreta opportunità per avvicinare il cittadino alla politica e all’azione del Sindaco. Dopo il lancio della campagna di manifesti teaser “maddalonese”, prende vita l’innovativa iniziativa “La tua pagella al sindaco di Maddaloni”. I cittadini del Comune di Maddaloni potranno collegarsi al sito http://www.defilipposindaco.it e esprimere una valutazione da 1 a 10 su sei diverse e importanti tematiche cittadine. Una nuova opportunità per la cittadinanza, da sviluppare attraverso il web, che vuole far emergere le diverse implicazioni del progetto: possiamo riscontrare la concreta volontà di voler far emergere per tempo una quota di ipotetico malcontento, dare la possibilità di manifestare, al contrario, un nutrito apprezzamento, consolidare la relazione percettiva tra l’istituzione, l’operato del Primo Cittadino e le comunità diffuse, irrobustire la reputazione dell’istituzione comunale che, attraverso l’opinione del Sindaco, vuole comprendere quali siano le opportunità per crescere e fare meglio. I cittadini potranno approfondire e giudicare l’operato del Sindaco e proporre idee su come far crescere la città e la vivibilità di tutto il tessuto urbano e territoriale.
Maddaloni – Manca davvero poco ormai, gli ultimi ritocchi e si è pronti a partire per questa ottava edizione del Carnevale Maddalonese, organizzata dall’APS Carnevale Maddalonese con il patrocinio del Comune di Maddaloni, della Provincia di Caserta e della Regione Campania. L’associazione negli anni ha creato anche una rete di collaborazioni con altre realtà sul territorio, che collaborano alla realizzazione di questa edizione: la Fondazione “Villaggio dei Ragazzi – don Salvatore d’Angelo”, l’ I.C. “Maddaloni 2 – Valle di Maddaloni” , il comitato “Borgo dell’Uliveto”,I Tammorre e San Giuann, l’Accademia dei Talenti di Luana di Lillo, “L’arte del movimento” di Domenico Carfora, la Dance sport Academy. La manifestazione si articolerà su 4 giorni e sarà presentata dalla giornalista e conduttrice Lucia Grimaldi. Si inizia il 16 febbraio, giovedì grasso, con un matinée dedicato alle scuole e la cerimonia ufficiale di consegna delle chiavi al Re Carnevale. Sabato 18, alle ore 15.00 i carri, partendo da via Napoli, nei pressi dell’ufficio postale, sfileranno per alcune strade cittadine e termineranno il loro percorso in piazza don Salvatore d’Angelo dove avranno inizio una serie di spettacoli musicale e di esibizioni. La sfilata dei carri sarà aperta dagli sbandieratori “Le tre torri” di Minturno. Dalle ore 19.00, direttamente dalle discoteche del Salento, gli APULIAN GROOVE trasformeranno la piazza in una grande discoteca all’aperto con musiche che faranno ballare tutte le generazioni. Domenica 19 la piazza sarà animata fin dalle 10.30 del mattino. Il primo spettacolo sarà destinato ai bambini autistici. A questo proposito ricordiamo che Maddaloni ha il bollino blu di città con una particolare sensibilità per questi ragazzi. Seguirà poi uno spettacolo circense con artisti del circo ORFEI. Il cabaret di Lino Barbieri aprirà il pomeriggio domenicale alle ore 18.00. A seguire la musica dell’Orchestra all’italiana di Vito Mariani con i grandi successi della nostra tradizione canora. Martedì 21 febbraio i carri torneranno a sfilare dalle ore 15.00 sempre con lo stesso percorso. All’arrivo in piazza ci saranno le esibizioni delle scuole di ballo. Durante la serata ci sarà l’estrazione dei premi della lotteria e la tradizionale rappresentazione della “Mort e Vicienz” a cura dell’associazione “Borgo dell’Uliveto”. Chiuderanno in musica questa edizione del carnevale i BBGASTROCOMIC Band. Lo street food è organizzato da “Il chiosco della nonna” di Carla Ferraro. Anna Rita Canone
“A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina” affermava nel 1939 il cardinale Francesco Marchetti Selvaggiani, Vicario di Roma.
Avevamo lasciato Fouad Bamaarouf a novembre, alle prese con il Sindaco di Monselice – Giorgia Bedin – che rifiutava di riceverlo: nulla è cambiato. Il Sindaco ha ritenuto opportuno giustificare il mancato assegnamento di una nuova casa a Fouad in base alle priorità delle graduatorie ATER. Tutto giustissimo, ma perché ostinarsi a non riceverlo?
Che problema costituisce un onesto cittadino italiano, gran lavoratore, dalla fedina penale immacolata, già minacciato dalla sua comunità d’origine (marocchina) con tanto di denunce effettuate presso i Carabinieri locali?
Secondo quale criterio un cittadino di origine marocchina (che ha denunciato il fratello simpatizzante ISIS), è sistemato in un intero condominio con marocchini? L’unico criterio che viene in mente è il latino “divide et impera”.
Fouad, in tutto questo, è stato usato da vari rappresentanti politici della LEGA per i loro biechi fini personali e propagandistici, per essere poi abbandonato al suo destino a elezioni avvenute. Nel 2016 gli erano state promesse una casa segreta, la cittadinanza italiana, l’incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella, vari bla bla bla…ma la situazione è sempre quella: poco è cambiato dalla puntata del 07.09.2016 di “Restate Scomodi”, Rai Radio 1.
Fouad, disperato, nei giorni scorsi si è rivolto ai Carabinieri per essere arrestato, pur di cambiare casa. Il povero Fouad, tra l’altro, non è pratico della burocrazia italiana e non si capacita di come e perché non gli cambino casa.
Al di là del cambio casa, resta un Sindaco che ignora/evita le ripetute richieste d’incontro di un concittadino e connazionale: incontro che, magari, potrebbe essere chiarificatore e risolutore.
Ci si domanda: non è che il Sindaco in cuor suo, adducendo l’interesse di Fouad, ne auspichi il volontario trasferimento in altro Comune?
MADDALONI (Caserta) – Pronti per il primo appuntamento del mese di febbraio 2023 con la fortunata e partecipata rassegna “«Ultimo Ballo in Maschera» ritorno e presenza sul territorio”, giunta alla II^ edizione. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 11 febbraio 2023 dalle ore 16.30 con la presentazione di Lucia Grimaldi e le riprese Tv di Fulvio De Lucia (disponibili sul canale Youtube “Comunicando” al link https://www.youtube.com /channel/ UCX8Yn68f3CmHNct7M4TughA).
L’apertura dei lavori della Serata “PAROLE DONNE” avverrà con i Saluti istituzionali del dott. Rocco Gervasio Rettore del Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” che ospita la kermesse.
A seguire due performance di avvio della serata. La prima sarà la Performance musicale a cura di Norma Orabona soprano e Dino Ceparano al Pianoforte con “La cura” del 1996 di Franco Battiato / Manlio Sgalambro. Seguirà la Performance pittorica di Giovanna d’Aiello.
La serata prosegue con la presentazione di libri.
Antonia Flavio presenta il suo libro “Diario Bruciato” e Lucia Sforza presenta il suo libro “Scusate la follia”. Ci sarà l’intervento della dott.ssa Giovanna Rismino; seguiranno le letture a cura di Giovanna Santangelo, Vincenza Ventrone e degli allievi del liceo classico del Convitto Rosaria Voraldi, Gaetano Grisaffi, Giuseppe Cerreto, Rita Feppo e Rosaria Piscitelli.
La chiusura dei lavori prevede la presentazione delle opere di Giovanna d’Aiello a cura delle maestranze Michele Letizia e Carmen Pasconcino. Infine i saluti con la Performance musicale a cura di Norma Orabona soprano e Dino Ceparano al Pianoforte con “Quello che le donne non dicono” del 1987 di Enrico Ruggeri / Luigi Schiavone.
06 febbraio. Imprenditoria e arte fanno squadra per la valorizzazione del patrimonio culturale: un connubio non nuovo per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che da tempo ha lanciato dei contratti-pilota legati alla promozione del marchio MANN. Alcuni brand, selezionati dopo un’attenta valutazione delle singole policy aziendali, hanno legato il logo registrato dell’Istituto alla diffusione di prodotti di qualità: dalle sete della Maison Cilento ai cammei di D’Elia, dalle fotografie di Luigi Spina alle sculture della Fonderia Nolana del Giudice, sono tanti gli esempi dei prodotti di merchandising che hanno intrecciato personaggi, opere e suggestioni del Museo. E, ancora, proprio prima del Natale 2022, l’Archeologico ha stipulato un protocollo d’intesa con l’Unione Industriali di Napoli per intercettare le migliori potenzialità imprenditoriali del territorio.
Oggi, con un bando internazionale in pubblicazione, la vocazione sperimentale diventa sistema, come sottolinea il Direttore del MANN, Paolo Giulierini: “Icone italiane assolute, i capolavori archeologici del MANN sono parte dell’immaginario collettivo. Un patrimonio identitario che può generare economia con lo sviluppo sui mercati globali di merchandising di qualità, anche con il coinvolgimento dell’alto artigianato territoriale, costituendo nuove interessanti fonti di finanziamento per il Museo. Primo passo è stato la registrazione del marchio per l’Italia, l’Europa, gli Stati Uniti, Cina e Giappone, paesi questi dove siamo presenti ormai stabilmente con numerose grandi mostre. Ricordiamo inoltre che il MANN grazie ai suoi immensi depositi è il primo museo archeologico prestatore nazionale con oltre il 70% di opere, e che insieme ai nostri reperti ‘ambasciatori’ viaggia anche l’Italia, il suo apparato comunicativo. Oggi, dopo un periodo di sperimentazione su prodotti di eccellenza, con questo innovativo bando internazionale, siamo pronti alla prossima sfida: riuscire a coniugare cultura del patrimonio e imprenditoria, tutela dell’immagine e promozione”.
Ben definito l’iter per diventare “licenziatario”, ovvero “concessionario in uso” del marchio MANN e dei loghi legati a diverse attività del Museo (MANN for kids, MANN for planet e MANN international): necessario presentare un progetto creativo strutturato e un piano economico da sottoporre alla valutazione di un Comitato, costituito dal Direttore, dallo staff amministrativo e tecnico-scientifico dell’Archeologico, con un’eventuale integrazione di competenze dall’esterno. A seguito dell’approvazione dell’idea e del primo modello, l’azienda, che potrà avere sede non solo in Europa, ma anche in Australia, USA, Giappone e Cina, avrà licenza di realizzare e commercializzare il prodotto a marchio MANN, versando al Museo delle royalty. La procedura di approvazione e la definizione dei contratti terrà conto del bilancio sociale aziendale e dei canoni culturali che animano le iniziative proposte.
Il bando internazionale è stato presentato da Paolo Giulierini (Direttore del MANN), Stefania Saviano (Segretario Amministrativo dell’Archeologico) e Antonio Leo Tarasco (capo Ufficio Legislativo Mic), che ha sottolineato: “Spesso si fa confusione tra il logo e il marchio, che è il logo registrato. Accanto alle procedure di registrazione, è necessario lavorare per accrescere e valorizzare la notorietà di un marchio. Bene che l’Archeologico abbia investito in questo percorso“.
Il Giardino di Axel Munthe, riportato alla luce da Jordi Mestre
Axel Munthe con cane e Billy
16 gennaio. Il mondo privato di Axel Munthe al MANN: il celebre medico svedese è raccontato con testimonianze inedite nella mostra ‘Honesta Voluptas – Il Giardino di Axel Munthe, riportato alla luce da Jordi Mestre’, che sarà in programma dal 19 gennaio al 19 marzo 2023 nelle sale della cosiddetta Farnesina del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’esposizione, curata dalla nipote Katriona Munthe e da Michele Iodice, ripercorre la biografia di Munthe, appassionato di archeologia e natura e legato a doppio filo alla nostra regione, dove elesse la sua residenza a Capri, in Villa San Michele.
Ed è stata proprio Katriona, nipote e custode della memoria di una delle personalità svedesi più rilevanti del Novecento, a voler aprire i suoi archivi di famiglia selezionando 140 fotografie degli inizi del XX secolo, immagini che testimoniano la passione del nonno per il mondo classico: una vera e propria avventura esistenziale che, partendo da Napoli e dal cuore del Mediterraneo, testimonia la ricerca del senso della Bellezza. Il restauro delle immagini è opera del maestro catalano Jordi Mestre, uno dei massimi esperti nel recupero della fotografia d’archivio. Nell’allestimento, figurano anche piante da giardino e due sagome di Munthe e Amedeo Maiuri.
“Abbiamo accolto con entusiasmo il progetto di Katriona Munthe e Michele Iodice e, quindi, con piacere ospitiamo le memorie del celebre medico svedese che tanto amò l’archeologia, la città di Napoli e cultura mediterranea. Nell’occasione voglio ricordare che già da qualche anno con il sito di Villa San Michele ad Anacapri, ricco di antiche vestigia e importanti rimandi alle collezioni del MANN, è attiva una convenzione per la realizzazione di attività culturali e di promozione“, commenta il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
“Munthe inseguiva il mito e la magia della ‘Vis medicatrix naturae’, adorava gli animali, ed era consapevole dell’effetto straordinario dello spirito del luogo e l’energia rigenerativa dell’ambiente. Per cui la sua scelta di creare la sua dimora sull’isola di Capri, e la costruzione della stessa casa, con gli scavi che portavano alla luce le sculture, i marmi, i bronzi dell’Impero romano, era una scelta che gli consentiva di abbracciare il fascino e la grazia del mondo antico attraverso l’armonia della bellezza”, spiegano i curatori.
Nel percorso espositivo si narra un personaggio straordinario, Axel Munthe, che studiò in Francia, dove ebbe importanti maestri di vita. Munthe non perse mai il proprio pragmatismo: il medico analizzava con acume la società, apprezzando la semplicità e la natura diretta delle persone più umili. Axel Munthe “portava a casa” anche i ricordi dei suoi viaggi, conservando i biglietti da visita di chi aveva incontrato: tra le esperienze più avventurose da lui vissute, sono da ricordare la scalata del Cervino e lo scavo della tomba di Tutankhamon. Munthe era medico e custodiva l’intimo riserbo che aveva con i suoi pazienti, documentando, qualche volta attraverso la fotografia, il processo delicato della trasformazione della malattia e della guarigione.
Aprire l’album fotografico di una persona è, dunque, come scoprire curiosità della sua vita privata: ecco Axel Munthe, arrivato 24enne a Napoli nel 1881 che si fa ritrarre dai “Fratelli de Luca” nel loro studio fotografico di gran moda. I De Luca erano specializzati in fotografie degli scavi di Pompei e di Ercolano e proponevano così, ai pellegrini del nuovo Grand Tour, un ricordo materiale della loro visita. Axel Munthe qui conobbe l’archeologo Amedeo Maiuri con il quale nacque un rapporto di stima e collaborazione. Basti ricordare che a Maiuri, anche lui molto legato a Capri, furono commissionati da Munthe gli scavi di Villa Damecuta nel 1937.
La formazione scientifica di Munthe a Montpellier e a Parigi si collega alle foto dei suoi “insegnanti mitici”, che gli trasmisero l’inclinazione verso una medicina diversa, inusuale, più umana. Talento, compassione e carisma personale lo aiutarono presto a distinguersi nel combattere sull’isola di Capri un’epidemia di tifo e nell’intervenire dopo un terremoto a Ischia.
La vita di Axel si svolgeva anche altrove, frequentando gli artisti della colonia svedese a Parigi. Prince Eugen, grandissimo paesaggista, lo introdusse alla famiglia reale svedese per la quale offrì i suoi servizi come medico; foto degli amici ritratti dell’Atelier di Corte “Lars Larsson” cominciarono ad accumularsi sulla sua scrivania, insieme a quelle della cognata di Eugen, Victoria von Baden, futura Regina di Svezia. Il suo mondo si allargò ed incluse nuove amicizie prussiane, come testimoniano i ritratti realizzati nell’atelier fotografico “Ungmann a Mülhausen”. Preso da un impeto avventuroso, decise di scalare le montagne (il Matternorn ed il Montebianco) con il suo cane, riportando, dalla spedizione, qualche foto ricordo e le dita congelate di un piede, che furono amputate. Cambiò la sua nazionalità svedese per quella inglese (“Civis Britannicus sum”), pur di partecipare come medico sul fronte nella Prima Guerra mondiale (l’unico momento quando volentieri si fece lui stesso fotografare in uniforme). In allestimento, vi sono varie immagini della futura Regina Victoria von Baden. Munthe, diventato suo medico personale, viaggiò sempre più spesso insieme alla sua paziente in Europa.
Nel 1891, dopo la visita al nuovo zoo e la passeggiata nel giardino archeologico del Cairo, lo studio “Maison Stromeyer & Heyman” accolse Axel Munthe e la principessa Victoria: divennero entrambi appassionati delle collezioni di antichità egizie, al punto che Axel fu inviato dalla famiglia reale svedese, in incognito, ad assistere all’apertura della tomba di Tutankhamon per raccontar loro degli scavi sensazionali e degli scopritori Howard Carter e Lord Carnarvon.
Axel e Victoria viaggiarono anche a Venezia, ma sempre più spesso tornarono a Capri per godere in privato della bellezza del Mediterraneo. L’isola azzurra, per Axel Munthe, rimase il luogo prescelto per la cura dei suoi pazienti. Alcuni sono stati fotografati e sono passati, così, alla storia: ecco la marchesa Casati, Ottoline Morrrell o il primo ministro inglese, sir William Gladstone, e la cantante Emma Calvé.
Dal matrimonio (1907) con Hilda Pennington-Mellor, aristocratica inglese, nacquero due figli: Peter e Malcolm. Con l’avanzare degli anni Munthe torna in Svezia per sostenere il vecchio re Gustavo. Li ritroviamo insieme fotografati mentre passeggiano per i giardini nelle diverse dimore reali. Con rammarico costante (come testimonia nell’intervista accordata a Indro Montanelli), Munthe non torna più nella la sua adorata isola.
Già nel 2017 un funzionario ONU, secondo quanto riportato dalla BBC, avvertiva dell’immane crisi umanitaria, superiore finanche a quella siriana, dovuta alla carestia.
Serve una breve spiegazione storica: la “primavera araba” del 2011 prende piede anche in Yemen e viene deposto il presidente Ali Abdullah Saleh. Gli succede il vice, Abdrabbuh Mansour Hadi, che si rivela di polso molto debole.
Nel 2014 la minoranza sciita Houthi prende il sopravvento e conquista Sanaa, mentre Hadi va in esilio all’estero.
Dal 2015 c’è una forte escalation: Arabia Saudita, Regno Unito, Stati Uniti e Francia iniziano ad attaccare gli Houthi, a favore di Hadi. L’Iran, invece, sebbene neghi, rifornisce gli Houthi con armi e supporto logistico.
Saleh, intanto, è ucciso nel 2017.
Come in ogni guerra, le vittime sono civili. Gli Houthi non hanno alcuno scrupolo morale ad arruolare i bambini, mentre il Paese versa in condizioni drammatiche: carestia e sistema sanitario collassato hanno causato, finora, 10.000 vittime e si parla di “almeno 8,4 milioni di persone a rischio di fame e 22,2 milioni di persone – il 75% della popolazione – bisognose di assistenza umanitaria, secondo le Nazioni Unite. La malnutrizione acuta grave sta minacciando la vita di quasi 400.000 bambini di età inferiore ai cinque anni” (Conflitto in Yemen: un funzionario delle Nazioni Unite avverte della più grande carestia del mondo – BBC News).
2 gennaio. Il 2022 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si conclude con un’evidente conferma del trend della ripartenza dopo l’emergenza pandemica: gli ingressi sono stati circa 450mila, in crescita del 126% rispetto al 2021. Oltre il 63% del totale sono stati i visitatori paganti.
Soddisfatto il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, che analizza l’affluenza dello scorso anno, guardando al futuro: “Se all’appello non fossero ancora mancate le scuole, potremmo parlare di ingressi 2022 ai livelli del 2019, l’anno record pre-Covid, rispetto al quale abbiamo però in percentuale un 17 per cento in più di paganti. Si tratta di dati molto positivi a conferma della generale tendenza in crescita dei flussi, e che premiano il nostro lavoro, quello di un Museo dall’offerta ricca e attrattiva, sempre aperto anche mentre si andava rinnovando con importanti cantieri. Ambasciatore di Napoli e dell’Italia nel mondo come dimostrano i numeri delle mostre in Italia e all’estero. Nel 2023 con l’apertura totale degli spazi e due super due mostre, ‘Alessandro e l’Oriente’ e ‘Picasso e il Mann’, lanciamo l’ambizioso obiettivo del milione di visitatori. Ci aspetta un MANN come neppure i napoletani ricordano di averlo mai visto, con l’apertura delle sale storiche dell’ala occidentale destinate alla Campania Romana. E mai così esteso, con l’avvio del cantiere delle nuove sale sotterranee, servizi e collegamento alle metro, protagonista della rigenerazione urbana“.
Inoltre, da un’analisi dei prestiti delle opere del MANN all’estero e in Italia, si può stimare che nel 2022 i capolavori dell’Istituto, provenienti anche dai ricchissimi depositi, siano stati ammirati da quasi 700mila persone: oltre 473mila i visitatori della mostra itinerante “Pompeii”, realizzata in Giappone con centocinquanta reperti del MANN; circa 100mila i biglietti staccati a Suzhou per l’esposizione sugli Etruschi; 90mila le presenze tra Pittsburgh e New York per percorsi sempre basati su significativi prestiti del Museo. E non solo: aperta da dieci giorni a Shangai, l’esposizione sulla bellezza, che ha come star la Venere Callipige, ha registrato già 25mila visitatori. Nel 2022 (in alcuni casi concluse anche nel 2023), le mostre con manufatti del Museo in giro per il mondo sono state 43 (23 in Italia, 14 in Europa, 4 in Asia, 2 negli Stati Uniti); nel Bel Paese, da menzionare il successo dell’allestimento “I pittori di Pompei” che, al Museo Civico Archeologico di Bologna, ha fatto registrare da fine settembre 33mila presenze (in mostra, vi sono cento splendidi affreschi del MANN).
Nello scorso anno, il Museo ha viaggiato molto anche sui canali digitali: rispettivamente 95mila, 85mila e 14mila i seguaci di Instagram, Facebook e Twitter, mentre si lavora all’implementazione delle pagine Tik Tok e Youtube, che ha registrato 41mila visualizzazioni a fronte delle 27mila del 2021. Buon riscontro anche per il videogioco “Father and son2”, disponibile da luglio su Google Play e App Store e scaricato da 35mila utenti. Nel 2022, infine, confermato il successo della campagna abbonamenti OpenMANN con circa 3mila sottoscrizioni.
Serata diversa nel quartiere Acquaviva di Caserta. Già dalla tarda mattinata c’è stato fermento per l’evento, che vuole accendere un riflettore sul quartiere. Presenti tutte le associazioni locali e, come ospiti: Tommaso Primo in concerto, la Juve Caserta (squadra di basket), i docenti e alunni del Liceo Artistico San Leucio: VincenzoFiano e Pierluigi Giuliani (Docenti di sostegno), Michele Cicala (Discipline Plastiche), Francesco Capasso e Michele D’Alterio (Discipline Pittoriche) e Gianmaria della Valle per l’indirizzo Architettura.
Gli alunni hanno esposto i propri lavori in base alla sezione: lavori di scultura, qualcuno ha eseguito ritratti, i ragazzi della sezione “Architettura” hanno realizzato un presepe, i ragazzi di Arti Figurative hanno realizzato serigrafie.
Le Associazioni presenti sono gestite tutte da volontari: alcuni residenti hanno organizzato una raccolta fondi per l’oratorio della Chiesa di Lourdes, mettendo in vendita lavori artigianali a prezzi simbolici; Matrioska LAB promuove “attività artistiche e culturali legate alle arti grafiche e alla produzione di manufatti artigianali (…) con lo scopo di fare rete“, come spiega la brochure. “Ci occupiamo anche di riciclo creativo”, spiega uno dei volontari.
L’Associazione “Chi-Amaci” si occupa, invece, di sostegno ai ragazzi. Sono studenti di Psicologia seguiti da uno psicoterapeuta, che li ha formati per un anno, spiega Alessia Tranquillo. Pur senza sostituire gli specialisti, offrono ascolto e sostegno psicologico ai ragazzi più giovani, dalle scuole medie all’Università.
Sharon, volontaria e operatrice, illustra una mostra fotografica di beni comuni: villette e biblioteca comunale. Grazie a volontari si riesce a garantire l’apertura di questi spazi, di cui poter usufruire in modo del tutto gratuito. Anche il Parco MACRICO rientra nel progetto.
L’ Assoziazione “Combo – Biblioteca organizzata” si occupa della co-gestione della biblioteca comunale, per garantire un accesso più continuativo, ad esempio il sabato e mettendo i locali dell’ex macello a disposizione di tutte le associazioni che ne facciano richiesta. Con l’iniziativa “Adotta un libro” prendono i libri donati da privati dando loro una nuova vita nell’ottica del riciclo, con lettori dai 18 ai 30 anni.
Virginia Crovella spiega che l’evento “nasce da una rete di associazioni; è un’iniziativa fatta per valorizzare il forte impulso di rigenerazione dei cittadini di Acquaviva. Questo è un quartiere con tante problematiche, però è anche un quartiere in cui sono nate esperienze importanti come Piedibus. E’ un quartiere al centro di un finanziamento di 15 milioni di € da parte del Comune di Caserta, un finanziamento per migliorare la qualità dell’abitare, e noi chiediamo che ci sia trasparenza e reale condivisione sull’utilizzo di questi fondi. Chiediamo che una parte di questi finanziamenti vada per la riqualificazione dei cortili delle case popolari, che sono spazi con ottime potenzialità. Via Trento ha una fama negativa storica in questa città, invece qui c’è gente che ha tanta voglia di riscatto”.
Le fa eco il professor Fiano: “L’idea è che questi cortili, questi spazi, possono essere molto di più di quello che sono oggi, grazie all’ampia rete sociale che coinvolge le scuole, anche la Juve Caserta. Il tessuto sociale e istituzionale c’è, anche la volontà dei residenti (perché, chiaramente, senza il loro fattivo sostegno, tutto ciò non si sarebbe potuto realizzare). C’è una grande collaborazione da parte di tutti, manca che le istituzioni preposte diano una loro impronta. Ci sono finanziamenti, ma forse solo 2 sui 15 milioni dello stanziamento verranno utilizzati per riqualificare spazi verdi e pubblici all’interno del quartiere. Stasera vogliamo mostrare, a chi viene qui e vede solo degrado, che ci può essere anche altro e questo quartiere, costruito negli anni ’60, merita maggiore attenzione. Seguiranno altre iniziative”.
Maddaloni, 18 dicembre 2022. Si è concluso, presso la Scuola di Commissariato dell’Esercito (SCUCOM), Ente alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito per il tramite del Comando di Commissariato, il 1° corso per “addetti al vettovagliamento” operanti in strutture campali riservato al personale della Protezione Civile.
Il corso, della durata di nove settimane, è stato articolato su due moduli didattici per garantire al personale della Protezione Civile di acquisire nozioni di carattere teorico inerenti all’impiego dei mezzi mobili campali e di ordine tecnico-pratico mirati alla familiarizzazione con le principali attrezzature di cucina impiegate durante le situazioni emergenziali.
In particolare, il Comandante della Scuola di Commissariato, Brigadier Generale Leonardo Colavero, oltre a ringraziare il personale della Scuola per il concreto ed efficace ausilio tecnico fornito ai volontari della Protezione Civile, ha sottolineato come il corso abbia costituito anche un importante frangente di interazione e sinergia istituzionale consentendo di confrontarsi su tematiche, peraltro attuali, in tema di gestione delle crisi emergenziali.
Il Dottor Italo Giulivo, Direttore Generale della Direzione Generale dei Lavori Pubblici e Protezione Civile della Regione Campania, ha evidenziato la valenza professionale e le lodevoli e fattive capacità tecniche e logistiche dell’Esercito da sempre al servizio dei cittadini.
Nonché l’importanza che il corso ha avuto in termini di formazione e crescita professionale del personale della Protezione Civile della Regione Campania in relazione soprattutto ala gestione delle varie attività emergenziali che costituiscono uno dei compiti primari dei volontari.