Napoli: l’ultimo libro di Roberto Martusciello Cinquegrana

4 dicembre, Maschio Angioino (Napoli): presentato il libro “Cavalieri di marmo” di Roberto Martusciello Cinquegrana.

La presentazione:

Nella splendida Antisala dei Baroni Lello La Pietra, giornalista, ha introdotto l’ultimo lavoro di Martusciello Cinquegrana, Presidente della Compagnia dell’Aquila Bianca.

Presente anche il Vice Presidente della Camera di Commercio di Napoli, dott. Fabrizio Longo: ha sottolineato che solo attraverso la lettura della storia di Napoli si può valorizzare la tradizione partenopea ed ha annunciato che tra il 23 e 26 dicembre verrà illuminato il Maschio Angioino.

Il signor Francesco Di Raso, di Santa Maria Capua Vetere, illustre collezionista di monete antiche, ha esposto e descritto valute aragonesi in argento, del 1459.

Presenti anche membri della Compagnia dell’Aquila Bianca in costume storico.

Dopo la presentazione del libro, Cinquegrana ha insignito dell’Ordine dell’Ermellino Marco Perrillo, Pina Favarolo, Riccardo Farina, Ciro La Rosa e Claudio Coacci.

Il libro:

Il libro è uscito lo scorso giugno con Edizioni Youcanprint e costa € 20,00.

E’ un saggio storico, ricco di foto. E’ un percorso che si snoda nelle chiese di Napoli, alla ricerca della storia dei cavalieri e condottieri locali: nel XV secolo Napoli viveva un vero e proprio rinascimento culturale, che la rese una città viva, piena di grandi menti e cosmopolita.

In Santa Chiara, ad esempio, c’è il sepolcro di un cavaliere di colore che combatteva in nome della cristianità: è il primo esempio proprio di quell’integrazione che oggi una parte politica prova a distruggere.

L’intento dell’autore è il recupero delle virtù della Cavalleria, i cui ideali sono senza tempo e sempre attuali: difesa dei valori morali e dei deboli. Il cavaliere cristiano è chi porta avanti e difende la giustizia.

Non manca la dedica ad Antonio Marino, alias Cavaliere Ermete, prematuramente scomparso a 24 anni. Il giovane cavaliere fa da guida, come scritto dallo stesso Cinquegrana nella prefazione, al suo percorso di ricerca e ricostruzione storica napoletana.

Anna Rita Canone

MANN, Fumetti al Museo

Il 13 dicembre è stata inaugurata l’esposizione delle dodici tavole del calendario del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il viaggio fantastico continua e, nelle festività, trova un nuovo momento simbolico di condivisione. Così commenta il Direttore del museo, Paolo Giulierini: ”L’arte del fumetto  è di casa da tempo  al MANN, con grandi mostre internazionali e l’ormai consolidata collaborazione con bellissime realtà composte da artisti del territorio. Grazie all’intuizione al centro del progetto Obvia è stata creata una rete di disseminazione che ha portato il MANN,  le sue meraviglie, la sua identità in opere di grande suggestione capaci di affascinare i più giovani e non solo. Con il calendario Comix sui temi dell’ ecologia e il nuovo fumetto di Nico firmato da Blasco Pisapia dedicato alla mostra gladiatori presentiamo due strenne davvero irresistibili”.

Il calendario

Il calendario è firmato, anche per il 2022, dagli illustratori della Scuola Italiana di Comix, e vede rinnovata l’impronta green: filo conduttore dei mesi che verranno sarà il rischio di estinzione delle specie animali. Api, serpenti, pavoni, tartarughe incontrano, nei disegni colorati della Scuola italiana di Comix diretta da Mario Punzo, l’iconografia dei reperti del MANN: gli artisti antichi, infatti, rileggevano il mondo naturale nelle proprie opere. Il calendario, realizzato da  Andrea Chella (cover), Mario Teodosio, Amerigo Pinelli, Alessandra Vitelli, Barbara Ciardo, Fabiana Fiengo, Marino Guarnieri, Paola Del Prete, Mario Testa, Paco Desiato, Marco Castiello con Andrea Errico, Alessia Vivenzio con Marianna Catone, Barbara Ansaldi, sarà donato ai primi cinquanta visitatori che saranno al MANN dal 1° al 6 gennaio. 

Nico e l’elmo del Gladiatore

Per Natale il fumetto è, naturalmente, libro da regalare ai più piccoli (e non solo): il Museo ha presentato “Nico e l’elmo del Gladiatore” (Electa Editore) di Blasco Pisapia. Il disegnatore segna una nuova tappa descrivendo le avventure del piccolo Nico,  scolaro innamorato del MANN: dopo essersi perso nelle sale della Sezione Egizia, il ragazzino adesso incontra i mitici eroi delle arene ed ha l’opportunità di scoprire, grazie alla protezione di Ursus, che la vita negli anfiteatri non è epica come sembra. 

I percorsi di valorizzazione del patrimonio museale con il linguaggio del fumetto sono promossi nell’ambito del progetto universitario “Obvia” (referente: Daniela Savy dell’ Ateneo Federiciano).

Anna Rita Canone

Pa-Dri Separati: l’avvocato Gianfranco Di Lauro vince un ricorso in Cassazione

Gianfranco Di Lauro, vice presidente del Gruppo Pa-Dri Separati di San Felice a Cancello (presidente Remigio De Matteis), insieme all’avvocato Raffaele Pacilio, ha vinto un ricorso in Cassazione. E’ la tragica, assurda e incredibile storia di Giovanni, nome di fantasia, i cui quattro figli gli sono stati letteralmente tolti con inganno e dati in adozione.

La storia:

Giovanni è un umile operaio, esce la mattina e rientra la sera: non è ricco ma onesto e dignitoso. Abbandonato dalla moglie, Giovanni chiede aiuto alle Istituzioni, non potendo abbandonare a se stessi quattro minori soli a casa e qui nasce il dramma: gli assistenti sociali gli fanno togliere la potestà genitoriale. I nonni paterni, inoltre, devono revocare l’iniziale disponibilità e così i quattro bambini finiscono in una casa famiglia in altra provincia, lontana oltre 50 km. Il povero Giovanni non guida, ma comunque si reca a tutti gli incontri (protetti) e si presta volontariamente al percorso di valutazione e sostegno delle capacità genitoriali. Giovanni non è un avvocato civilista, né del Tribunale dei Minori, quindi non capisce i meccanismi che lui stesso ha innescato e vive la situazione con estrema frustrazione. Giovanni, comunque, tenta un avvicinamento verso l’ex compagna, che rinuncia totalmente ai figli. Nonostante il Tribunale dei Minori riconosca a Giovanni “(…) che egli abbia fin dall’inizio mostrato costernazione per l’impossibilità di occuparsi da solo dei figli“, viene emessa sentenza di adottabilità dei quattro minori, confermata in Corte d’Appello di Napoli nel 2018 e i minori sono separati e inviati presso due diverse famiglie. La cosa assurda è che Giovanni non è un violento, un alcolista, un criminale: la sua colpa, se tale può essere, è quella di una persona semplice che, in situazione di difficoltà, si è fidata delle Istituzioni.

Di Lauro ha vinto il ricorso in Cassazione: si riapre il caso ma ora si prospetta il compito non facile di far recuperare a Giovanni il rapporto con i figli, che ora hanno 14, 11, 8 e 5 anni.

La storia lascia comunque tanto amaro in bocca e ci si augura che Giovanni riesca a riabbracciare i suoi figli quanto prima.

Anna Rita Canone

Caserma Magrone, orari hub vaccinale 7, 8 e 9 dicembre

Il Direttore dell’ASL di Caserta, dottor Ferdinando Russo, comunica al Sindaco di Maddaloni, dott. Andrea De Filippi e al Comandante della Caserma Magrone, Generale Leonardo Colavero, quanto segue:

Per motivi organizzativi, al fine di ridurre il disagio e le attese degli utenti, si informa che martedì 7 e giovedì 9 dicembre p.v. , il Centro vaccinale della Caserma Magrone di Maddaloni garantirà, dalle ore 8:30 alle ore 14:00, le vaccinazioni soltanto agli utenti prenotati per quella stessa giornata e consentirà l’accesso ai non prenotati dalle ore 14:00 alle ore 18:00.

L’8 dicembre p.v. sarà garantito l’accesso esclusivamente ai prenotati dalle ore 8:30 alle ore 14:00″.

La missiva, emessa in data odierna, ha n. protocollo 1307117.

Anna Rita Canone

Iran: vecchi e nuovi problemi, proteste e solidarietà internazionale

Map of Iran. Detail from the World Atlas.

Novembre non è un mese qualunque per gli iraniani: nel novembre 2019, infatti, sono stati massacrati 1.500 oppositori politici.

L’elezione di Ebrahim Raisi, tra l’altro, non ha migliorato le cose: si ricorderà che Raisi, all’epoca giovane procuratore, è stato colui che ha decretato la morte di 30.000 oppositori politici nel 1988.

La città Isfahan è stata teatro di scontri e violenze della polizia, anche con 2 vittime, in seguito alle proteste degli agricoltori e della gente locale per la scarsità d’acqua dovuta alla deviazione del corso del fiume Zayandehrud.

Tutte le categorie, dagli studenti ai medici, lamentano la crescente povertà, la pena di morte sempre più usata come strumento di repressione politica e la corruzione del regime. In questo contesto, il Covid continua a chiedere un tributo di vite umane altissimo: 130.000 vittime (dati Wikipedia 01 dicembre).

Cresce, intanto, la solidarietà internazionale.

Italia:
L’Italia ha aderito con gli ex Ministri Giulio Terzi e Matteo Renzi all’edizione 2021 Free Iran il 12 luglio; lo scorso 5 novembre Maryam Rajavi, presidente eletta dell’opposizione, si è rivolta in videoconferenza ad oltre 20 senatori e parlamentari italiani di tutti gli schieramenti, per chiedere al governo italiano il riconoscimento del massacro del 1988 come genocidio e crimine contro l’umanità.
L’Italia ha riconosciuto il presidente Raisi colpevole del massacro del 1988 e dell’omicidio dei manifestanti del novembre 2019 e ne ha chiesto la fine dell’impunità.

Francia:
Il 24 novembre Maryam Rajavi, parlando all’Assemblea Nazionale, ha chiesto il sostegno francese. Le sue parole lasciano poco spazio all’immaginazione: “I mullah non hanno smesso di reprimere il popolo iraniano in tutti questi anni. Hanno continuato a destabilizzare la regione, in particolare Iraq, Libano, Siria e Yemen“.

Gran Bretagna:
Il 26 novembre il British Committee for Iran Freedom (Comitato Inglese per la Libertà in Iran) ha diffuso un comunicato stampa in cui esprime la propria condanna alla violenta repressione in corso a Isfahan.

Stati Uniti:
Il 26 novembre Mike Pompeo, Segretario di Stato, ha espresso attraverso Twitter tutta la sua solidarietà al popolo iraniano: “(…)Oggi a Isfahan, i teppisti di Khamenei sparano ancora una volta a sangue freddo agli iraniani per il reato di sete. Al coraggioso popolo iraniano: gli americani sono con voi”.

Continua, intanto, il processo iniziato il 10 agosto contro Hamid Noury. I capi d’accusa lo vedono imputato di crimini di guerra in relazione ai fatti del 1988.

Anna Rita Canone

Natale al MANN, inaugurato il Presepe Continuum:

Il MANN ha inaugurato il 1 dicembre il Presepe Continuum realizzato dall’Associazione Presepistica Napoletana. Antonella Carlo, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Museo, ha brevemente introdotto il Presepe; il Direttore del Museo, Paolo Giulierini, ha sottolineato l’importanza della cultura e delle attività ad essa legate, elogiando l’interazione con l’Assessora al Turismo e Attività produttive Teresa Armato che, invece, ha ribadito come il Presepe sia da sempre parte della cultura napoletana. Il simpaticissimo Vincenzo Nicolella, direttore artistico dell’APN, ha spiegato la realizzazione del Presepe.

Il tema di quest’anno è il 160mo anniversario dell’Unità d’Italia, quindi i personaggi presenti sul presepe sono tutti legati a Napoli e al 1861. Si va, così, da Vittorio Emanuele II, Francesco II e il Papa Pio IX in veste di Re Magi, poi c’è il pittore Filippo Palizzi e un tammorraro (da lui effettivamente ritratto), Giuseppe Fiorelli, archeologo e primo direttore del MANN, da lui fondato, Giuseppe Garibaldi, Salvatore De Crescenzo, detto “Tore ‘e Crescienzo”, capo dei guappi. Non manca il riferimento a Dante, di cui ricorre il 700mo anniversario della nascita e la cui statua nell’omonima piazza fu commissionata da Luigi Settembrini, presenti anche Camillo Benso di Cavour e la marchesa Juliette Colbert, la brigantessa Michelina De Cesare e il compagno Francesco Guerra. Belle le scene tratte dalla vita quotidiana, rilette in chiave napoletana: scugnizzi che giocano a “mazza e pivezo“, lo “strummolo“, le guarattelle, uno che dorme, garibaldini e guardie reali che ballano la tarantella, un bersagliere che bacia una ragazza, Carabinieri e briganti in una taverna, un uomo che porta un bidet (che non è francese, come erroneamente ritenuto: i francesi, infatti, non lo hanno), un venditore di “botti”, una venditrice di graffe con acquirenti e poi i classici carretti di frutta e verdura. Il presepe, inoltre, contiene riferimenti a capolavori esposti nel Museo e alle mostre attualmente allestite “Divina Archeologia” dedicata a Dante e una sui giocattoli di una volta.

Il Vice presidente dell’APN, Aniello Briganti, ha parlato di come il Presepe di quest’anno abbia effettivamente rappresentato l’unità e la pace e di come sia importante l’interazione tra l’Associazione, il direttore Giulierini e le figure istituzionali.

E’ possibile ammirare l’opera collettiva fino al 6 gennaio.

Anna Rita Canone

CAMBIO AL VERTICE DELLA SCUOLA DI COMMISSARIATO DELL’ESERCITO

Maddaloni, 3 dicembre 2021.

Stamattina si è svolta, presso la Caserma Magrone di Maddaloni, la cerimonia di insediamento del 36° Comandante della Scuola di commissariato dell’Esercito, Brigadier Generale Leonardo Colavero, che ha sostituito il Brigadier Generale Francesco Riccardi, al comando dell’Istituto di Formazione dal novembre 2018.

La cerimonia:

La cerimonia di avvicendamento è avvenuta alla presenza del Comandante della Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale e di alcune autorità locali militari, civili e religiose, a testimonianza della vicinanza e della sinergia esistente tra la Scuola e le Istituzioni locali.

La Scuola, infatti, ha intrapreso rapporti culturali con il Convitto Nazionale “Giordano Bruno” e l’Ente Morale Fondazione Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni, così come con il Liceo Classico “Pietro Giannone” e l’Istituto Alberghiero “Galileo Ferraris” di Caserta.

Il Generale di Corpo d’Armata Camporeale ha ringraziato il Brigadier Generale Riccardi per l’eccellente lavoro svolto e, augurando buon lavoro al Brigadier Generale Colavero per il delicato incarico assunto, ha sottolineato come: ”La Scuola fornisce un concreto contributo nei settori della logistica dei materiali, dell’amministrazione e della contabilità, della consulenza giuridica ai Comandanti,  nelle operazioni sul territorio nazionale e nelle missioni di sostegno alla pace e rappresenta l’unico riferimento per la Forza Armata nell’ambito delle formazione in materia di Commissariato militare.”

Il Generale Riccardi

Il Brigadier Generale Riccardi lascia dopo tre anni il Comando della Scuola e ha  espresso la propria gratitudine a tutto il personale per la professionalità, la passione e la dedizione con cui ha operato e ha aggiunto “presso la Scuola ho vissuto una esperienza fondamentale tra le più significative della mia vita militare che mi ha dato grandi soddisfazioni”.

La Scuola:

La Scuola di Commissariato è nata il 1° agosto 1948 con provvedimento dello Stato Maggiore dell’Esercito quale Centro Esperienze ed Addestramento di Commissariato, nel generale quadro di rinnovamento della Forza Armata nel periodo successivo alla 2° Guerra Mondiale. Svolge corsi formativi, di qualificazione e di specializzazione per Ufficiali, Sottufficiali, Allievi Marescialli e Allievi Sergenti, Volontari in Servizio Permanente e in Ferma Prefissata appartenenti al Corpo.

Anna Rita Canone

Dante e il MANN: inizia l’allestimento della mostra Divina Archeologia

Nell’anno del 700mo anniversario della nascita di Dante, non poteva mancare il contributo del MANN: il 6 dicembre, infatti, sarà inaugurata la mostra “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN“. Nelle sale degli affreschi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, archeologi ed esperti sono a lavoro per allestire l’esposizione: righelli, squadre e matite sono in ordine sui ripiani, per accompagnare una paziente attività di precisione.


L’allestimento:

L’allestimento, in corso, vede 56 reperti, di cui molti provenienti dai depositi del MANN; accanto al percorso di visita in sala, il Museo ha proposto sul web il ciclo Divina Archeologia podcast per far conoscere, con i nuovi linguaggi della comunicazione, i protagonisti del racconto dantesco.

La mostra:

La mostra è stata progettata per celebrare Dante700 e sarà presentata alla stampa lunedì prossimo alle ore 12, presso la sala conferenze. Il percorso, curato da Valentina Cosentino (archeologa/ Segreteria scientifica del MANN), creerà un’ideale connessione tra iconografia classica, cultura medioevale e sensibilità contemporanea. Divina Archeologia è realizzata con il contributo della Regione Campania e si avvale della collaborazione scientifica e organizzativa del prof. Gennaro Ferrante e delle dott.sse Fara Autiero e Serena Picarelli (Illuminated Dante Project, Università degli Studi di Napoli “Federico II”).
La mostra resterà aperta fino al 2 maggio.


Anna Rita Canone

Kurdistan, s’infiamma la protesta degli universitari

Da una chat live su Twitter, la sera del 25 novembre.

Circa 200 partecipanti, tra giornalisti, studenti e attivisti. D., la creatrice del gruppo, lamenta la mancata notizia della protesta sui media internazionali e dà la parola a K. e D., giornalisti. La chat avviene in inglese o con D., “padrona di casa” e moderatrice, che traduce in inglese gli interventi dal curdo.

K. e D. descrivono, in inglese, gli attacchi e gli arresti della polizia agli studenti universitari. I giovani stanno protestando contro il governo per le sempre più misere condizioni di vita, cui fa da contraltare una sempre crescente corruzione del governo.

Poi interviene S., attivista. Spiega di vivere nascosta perché già hanno arrestato il marito ed è preoccupata per la sua incolumità.

K., studente, descrive gli attacchi della polizia e gli arresti, ma spiega che i tempi sembrano abbastanza maturi e che il governo non potrà continuare a ignorare le loro richieste.

Si protesta contro la sospensione delle borse di studio e le condizioni sempre più miserevoli dei dormitori universitari, la protesta è iniziata il 24 novembre.

La chat prosegue per circa un’ora, poi D. deve chiuderla a causa della presenza di un’auto della polizia fuori casa (si sente chiaramente la sirena) e saluta tutti i partecipanti.

Anna Rita Canone

Beyond Evil: un thriller coreano

Beyond Evil (Oltre il Male, sottotitolato in italiano sul canale asiatico Rakuten Viki) è un K -drama, cioè una serie coreana (Corea del Sud).

La serie è in 16 puntate e comincia con il ritrovamento di un cadavere nelle campagne della piccola cittadina di Manyang. Il ritrovamento avviene ad opera di Lee Dong-Sik, ex tenente declassato e tormentato dalla scomparsa, avvenuta 20 anni prima, della sorella Yu-Yeon.

Mentre nuovi omicidi turbano la quiete della cittadina, alla Sottostazione della Polizia di Manyang giunge il giovane e affascinante Han Joo-Won, figlio del Sovrintendente.

Han Joo-Won è convinto della colpevolezza  di Dong-Sik  riguardo la scomparsa della sorella  Yu-Yeon (Dong-Sik era stato incarcerato e declassato).

I due, pur detestandosi a prima vista reciprocamente, diventano squadra. Superando l’iniziale diffidenza, i due uomini si scambiano la promessa di lealtà reciproca e arriveranno ai colpevoli.  

La serie è molto trascinante e i due attori sono, in sostanza, stelle di prima grandezza in Corea.

La musica, la trama e la recitazione dei due protagonisti, fatta di ghigni e sguardi ironici, catturano lo spettatore fino all’ultima scena. La scenografia si avvale di flashback, usati per i ricordi o le ipotesi investigative. 

Gli sviluppi intricati e i continui colpi di scena inchiodano letteralmente lo spettatore, portandolo a chiedersi chi sia il colpevole.

La serie è uscita in Corea del Sud il 19 febbraio ed è terminata il 10 aprile. E’ stata candidata a ben 7 Baeksang Awards, vincendone tre (uno a Shin Ha-kyun, alias Lee Dong-Sik).

La visione in lingua originale fa apprezzare l’ironia nella voce di Shin Ha-kyun e la voce bellissima e calda di Yeo Jin Goo, alias l’affascinante Han Joo-Won.

Anna Rita Canone

Santa Maria a Vico: chi teme la Panchina Blu?

Remigio De Matteis, presidente del Gruppo Pa-Dri Separati di San Felice a Cancello, è un fiume in piena:

Mi sento preso in giro. In seguito al mio incontro con il prof. Clemente Affinita e l’avvocato Marcantonio Ferrara, lo scorso 13 novembre, Santa Maria a Vico ha organizzato il 20 novembre una panchina gialla per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (come se un minore conteso e strumentalizzato dalle mamme non rientrasse nella tematica), il 21 la Giornata degli Alberi…tutte iniziative giustissime, per carità. Il prof. Affinita partecipa ai convegni sulla violenza sulle donne e fa bene: ma perché non una, dico una, parola il 19 novembre, Giornata internazionale dell’Uomo? Si parla tanto di parità: e poi? Faccio paura o preferiscono ignorarmi?

Do veramente fastidio a qualcuno/a? Stanno tentando di boicottarmi? Beh, allora si sappia
che sto organizzando un evento a Santa Maria a Vico e farò venire i papà da tutta Italia a raccontare le loro drammatiche realtà. Perché non organizzare un convegno in cui si parli di figli contesi sentendo le due campane? A fronte di donne vittime di violenza domestica e uxoricidi, infatti, esistono uomini maltrattati, ricattati, umiliati. Noi non siamo uccisi fisicamente, ma siamo distrutti nell’anima con biechi giochini di potere. La cosa più brutta è che i figli sono spesso strumentalizzati contro di noi. In caso di separazione, diventiamo solo portafogli cui attingere: ci sono attribuiti tutti i doveri, ma ci sono tolti i diritti.

La nostra battaglia, comunque, non si ferma. Noi attendiamo fiduciosi la promessa fatta dal prof. Affinita e dall’avvocato Ferrara“.

Il professor Affinita all’incontro informale del 13 ha ascoltato con interesse la questione e ha dato il suo appoggio morale, per quello che gli compete. 

Seguiranno aggiornamenti.

Anna Rita Canone 

Israele, due obiettori di coscienza:

Lo scorso 23 ottobre Shahar Perets (la ragazza) ed Eran Aviv (il ragazzo), entrambi di 19 anni,  sono nuovamente arrivati al centro di arruolamento militare israeliano. I due giovani, tuttavia, non si sono recati al centro per arruolarsi bensì per rinnovare, ancora una volta, il loro fermo rifiuto di servire come soldati e prendere parte all’oppressione del popolo palestinese. Ognuno di loro è stato processato e condannato a 30 giorni di carcere militare, ma i due giovani non intendono recedere dai loro propositi: infatti, questa è la sesta pena detentiva di Eran per un totale di 114 giorni, mentre Shahar ha già scontato 28 giorni di carcere e questa è la sua terza condanna.

Non voglio indossare un’uniforme che simboleggia la violenza e il dolore“, ha affermato con sicurezza Shahar, lanciando anche un messaggio al popolo palestinese: “(…) sebbene il movimento di rifiuto sia in minoranza, esiste e ha influenza. Alcune persone non sono disposte a dare una mano a ciò che sta accadendo, resistono e agiscono in modo che gli altri sappiano [cosa sta accadendo]”. (https://www.972mag.com/conscientious-objector-shahar-peretz/), mentre Eran ha pubblicamente dichiarato le sue convinzioni di non voler “prendere parte attiva all’occupazione” (https://youtu.be/IGUMgNLTWok).

La loro storia può essere seguita su: https://www.refuser.org/
Scrivi a Eran una lettera di sostegno: https://forms.gle/3jtzoWqujPzN4phr6
Scrivi a Shahar una lettera di sostegno: https://forms.gle/ZQ3UpgoESCiHFo1P7

Anna Rita Canone

Siria: non solo brutte notizie

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, in piedi e attività all'aperto
“Durezza della vita” di Mehmet Aslan

La foto “Durezza della vita” di Mehmet Aslan, fotografo turco, ha vinto il concorso annuale Siena International Photo Awards lo scorso 22 ottobre.

La foto mostra un padre e un figlio ed è stata scattata in Idlib, martoriata città siriana. Munzir, il padre, ha perso la gamba a causa di una bomba; Mustafa, il figlio, è nato senza arti a causa dei farmaci assunti dalla madre Zeynep in gravidanza (https://sipacontest.com/).

L’immagine, potentissima, ha fatto il giro del mondo ed è un’immagine che infonde grande speranza grazie al sorriso che, nonostante tutto, si irradia dai due visi.

Il piccolo necessita di protesi elettroniche non ancora disponibili in Turchia (molti siriani, con estrema difficoltà, scappano dalla guerra recandosi in Turchia per asilo politico e per ricevere cure).

La bellissima notizia è che padre e figlio saranno curati a Bologna, in Italia, presso il Centro Protesi Vigorso di Budrio (https://www.repubblica.it/).

Una notizia che scalda il cuore e che fa ritenere che non tutto sia perduto: seppure nell’orrore di una barbara guerra che va avanti da 10 anni e ha mietuto circa 400.000 vittime, si staglia un raggio di sole per un padre e un figlio (https://www.osservatoriodiritti.it/2021/03/30/guerra-in-siria-oggi-riassunto-cause-conseguenze/#:~:text=Sono%20passati%2010%20anni%20dal,di%20questi%2C%20la%20met%C3%A0%20ha).

E’ partita una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.

Anna Rita Canone

Registro della Bigenitorialità a Santa Maria a Vico?

Il 13/11 Il presidente del Gruppo Pa-Dri Separati di S. Felice a Cancello, il sig. Remigio De Matteis, ha incontrato il prof. Clemente Affinita e l’avvocato Marcantonio Ferrara, rispettivamente Assessore alla Pubblica Istruzione e Consigliere alla Conferenza dei Capigruppo a Santa Maria a Vico.

Remigio De Matteis ha già protocollato nel 2016 (19 gennaio) e nel 2018 (25 giugno) la domanda per il Registro alla Bigenitorialità: domande rimaste inevase e senza risposta.

All’incontro Remigio De Matteis ha ottenuto la promessa della prossima installazione della Panchina Blu.

Perché in questi 5 anni nulla si è mosso? Dov’è l’inghippo? Qualcuno sta facendo ostruzionismo? Se sì, perché? Per motivi politici? Personali? Per mera pigrizia e ignavia? Remigio De Matteis si pone queste domande senza risposte, almeno al momento.

Il Gruppo, si ricorderà, ha risolto in 24 ore l’annosa problematica del signor C., facendogli avere il codice e la password per l’accesso al registro elettronico della figlia: questa problematica sarebbe stata abbondantemente evitata con il Registro della Bigenitorialità, effettivo già in altri Comuni (tra cui il vicinissimo Comune di San Felice a Cancello) e Regioni italiane, come da legge 54/2006.

Remigio De Matteis conta sulla parola e sulla solidarietà di due uomini, speriamo che sia la volta buona: come sottolinea “Io non ci guadagno niente, anzi: si tratta solo di una battaglia di civiltà”.

Seguiranno aggiornamenti.

Anna Rita Canone

Gruppo Pa-Dri Separati: una vittoria a S. Maria a Vico

Avevamo lasciato il signor C. con una delega al Presidente del Gruppo Pa-Dri Separati di San Felice a Cancello, sig. Remigio De Matteis, per poter seguire l’andamento scolastico della figlia. La delega era dovuta al fatto che il signor C. è un docente pendolare in altra regione.

Ebbene, l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” in data 09/11 ha comunicato al papà le credenziali e password del registro elettronico della minore.

Grande soddisfazione e gratitudine del sig. C. : “Se avessi conosciuto il Gruppo prima, avrei risparmiato un sacco di soldi. Mi hanno risolto in 24 ore quello che in anni di battaglie legali non ho ottenuto, pur pagando profumatamente i miei avvocati. Posso solo dire grazie a Remigio De Matteis”.

Il signor C. verrà seguito dal Gruppo anche per la rimodulazione della sentenza di affido, visto che la minore all’epoca aveva 2 anni, ma ora ne ha 8: il Gruppo, infatti, può contare anche sulla presenza di un avvocato e offrire assistenza legale.

Il signor C. commenta: “Sono felice, un primo passo è stato compiuto. Ho grande fiducia nel Gruppo Pa-Dri Separati e finalmente verranno tutelati i miei diritti di papà. Mi sento molto più sereno”.

Anna Rita Canone

Gruppo Pa-Dri Separati a S. Maria a Vico

Stamattina il Presidente del Gruppo Pa-Dri Separati di San Felice a Cancello*, il sig. Remigio De Matteis, ha protocollato, su delega, una richiesta all’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di S. Maria a Vico.

Di cosa si tratta? Si tratta di un papà che si vede negare alcuni diritti basilari, persino a fronte di una sentenza emessa dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere. La sentenza stabilisce l’affido pomeridiano della minore 3 giorni a settimana: ciò non significa, tuttavia, che il papà non debba poter accedere al registro elettronico della figlia.

La madre della minore, tra l’altro, ha iscritto la bambina in una scuola senza autorizzazione congiunta: lo sapranno in segreteria? Chissà, si chiede il padre, docente pendolare…

Il padre della minore chiede ormai da 3 anni, senza successo, di avere accesso a scuola (negato) e al registro elettronico della bambina; di essere informato, insomma, dell’andamento scolastico della figlia, lamentando l’atteggiamento ostruzionista dell’ex compagna. Lamenta anche la mancata tutela da parte di avvocati locali, infatti si è rivolto al Gruppo del sig. De Matteis, che da anni si batte per l’istituzione del Registro Bigenitorialità anche a S. Maria a Vico, mentre altrove è già solida realtà.

Il Covid e le sue conseguenze collaterali (lockdown, paura del futuro, crisi economica) devono aver parecchio incattivito la gente, altrimenti non si spiega perché una madre possa giocare a fare dispetti all’ex compagno. Cosa può spingere una donna a mettere al primo posto il proprio “EGO” anziché la tutela e il benessere psicologico della minore? Il padre se lo domanda, visti negati i suoi legittimi diritti e doveri genitoriali, tra l’altro previsti da apposita sentenza che impone alla madre di “concordare col signor C. tutte le decisioni relative al sano ed equilibrato sviluppo della minore, ed in particolare tenerlo informato delle problematiche della figlia“.

Seguiranno aggiornamenti.

* Con sede in Via Elevata c/o Associazione Nazionale Carabinieri

Anna Rita Canone

Scuola di Scherma “P. Giannone”: qualificazioni nazionali

Casagiove: teatro di successi. Ottimi risultati per gli atleti della scuola di scherma “Pietro Giannone” di Caserta: Niccolò Intartaglia ha vinto la  Prima Prova Regionale categoria Cadetti nella gara del 30, eliminando in scontro fratricida Nicola Feola, che comunque si è qualificato insieme aicompagni di sala Giovanni Zerbini e Giovanna Natale alla qualificazione per le prove nazionali.

L’indomani Niccolò ha raggiunto il podio al terzo posto della categoria Giovani, con scontro fratricida anche qui con il compagno Francesco Cucciniello (che aveva inanellato vittorie consecutive prima dell’incontro con il compagno di sala). Anche le ragazze Carla Langellotti (settima) e Claudia Ianniciello sono qualificate per le prove nazionali.

Sara Kowalczyk, intanto, si è qualificata sesta su 181 atlete a Colmar (in Francia), alla Prima Prova di Campionato Europeo Under 23.

Grande gioia e soddisfazione in tutta la società: il Presidente, dott. Giustino De Sire, ringrazia il prof. Luca Bifulco e il Maestro Carlo Gallo “(…) che con grande spirito di collaborazione sportiva nei confronti della maestra Ewa Borowa, hanno seguito i nostri ragazzi. I lusinghieri risultati ottenuti in questa due giorni di gare fanno ben sperare per il prosieguo della stagione”.  

Avanti tutta!

Anna Rita Canone

Edith Bruck: studi su Dante e il suo romanzo

“….E quindi uscimmo a rivedere le stelle”*

Preservare la storia e la cultura, vuole dire un impegno continuo, perché tali conoscenze sono la bellezza assoluta e la vera sostanza dell’esistenza e della sopravvivenza. Ne è la prova memorabile, l’anno ancora in corso, che si ricorda l’anniversario 700esimo della morte del più grande linguista, teorico politico – filosofico con richiamo alla dottrina di vita più nobile, in senso etico, di tutti i tempi, il padre della letteratura italiana, il Sommo Poeta, Dante Alighieri; è lui l’autore dell’opera: La Divina Commedia.

Nessun poeta finora è riuscito a descrivere con tale autenticità e realtà la grande prova della vita, alla quale siamo tutti chiamati a compiere per meritare l’esistenza benevola, che in questo capolavoro è un viaggio onirico diviso in tre parti partendo dall’Inferno attraverso il Purgatorio fino al raggiungimento del Paradiso. Non è soltanto un grande poema teorico e filosofico, ma nel suo genere letterario è l’unico e già moderno, scritto in lingua volgare fiorentina con termini di nuova formazione. Nel contempo l’opera è anche una testimonianza  preziosa della storia e della civiltà medioevale, in cui il Sommo Poeta alla soglia dell’orizzonte, intravede già un’epoca nuova, così appare dalle sue argomentazioni politico, filosofico, teologico e linguistico poetico, in cui egli fa prevalere il de vulgaris eloquentia. Il suo è un messaggio intellettuale della doverosa disciplina morale, che per mezzo dei secoli resta tutt’oggi attuale e crea un collegamento stretto con i giorni nostri, dando luce come un faro illuminante per i maestri studiosi e pensatori contemporanei.

Diventa naturale il riferimento alla scrittrice italiana di origine ungherese Edith Bruck, vincitrice del Premio Strega di quest’anno con il romanzo Il pane perduto (editore La neve di Teseo).

L’italiano è la mia famiglia, la mia casa, è la lingua della libertà assoluta – ha dichiarato Lei stessa, e ancora – “La lingua di Dante è stata la mia salvezza, lo strumento necessario alla mia scrittura grazie alla sua duttilità, alla sua sonorità, alla musicalità espressa dalle sue tante consonanti. Difendere l’’italiano dagli anglicismi è una battaglia contro il provincialismo e la desertificazione del linguaggio.”

Tuttavia anche la Bruck ha superato la prova della vita, bensì in circostanze molto più drammatiche e per di più da ragazzina – essendo figlia di ebrei – ha dovuto confrontarsi con l’atrocità della guerra; mentre la famiglia è in casa con  la madre, che amorevolmente è alla presa dell’impasto per il pane, all’improvviso, l’irruente arrivo dei soldati, interrompe la fugace serenità, trascinando tutti fuori con prepotenza, per essere (de)portati a destinazione ignota, ma  tragicamente intuibile,  nei campi di concentramento dei nazisti. Lei, poco più che bambina, grazie alla clemenza della previdenza e alla cura premurosa della sorella Judit, è risparmiata dall’inferno dei lager. La narrazione nel libro della sua permanenza nei campi è semplice e commovente, risultano indimenticabili soprattutto il racconto di piccoli episodi come il gesto brutale del soldato che l’ha strappata per sempre dalle braccia  della madre, il caso del guanto bucato,  un pettinino regalato, infine un pentolino sporco di marmellata, ognuno di questi, per l’autrice allora appena 13 enne significheranno la speranza nella libertà. I suoi romanzi e le sue interviste, sagge e tanto pacate, rispecchiano la sua personalità sensibile e tollerante, che oggi è diventata custode della storia e della scrittura, con la nomina prestigiosa, avvenuta nel mese di giugno di quest’anno, a vicepresidente encomiabile di una delle istituzioni più  autorevoli per la diffusione della lingua italiana nel mondo, della Società Dante Alighieri.

*Citazione dall’Inferno, della Divina Commedia di Dante A.

Judith Jambor

Scherma Giannone, ottimo inizio

La qualificazione per la Fase Nazionale Zona 2 disputata il 03/10 a Casagiove segna l’apertura della stagione agonistica 2021/22 per le categorie cadetti, Giovani e Seniores. La gara si è svolta alla presenza dei soli atleti e maestri, mentre i risultati arrivavano in chat.
La Scherma Giannone è riuscita a qualificare ben 5 atleti su 7.

Così il Presidente, dott. Giustino De Sire:

Complimenti innanzitutto a Giovanni Zerbini e Nicola Feola alla loro prima competizione assoluta e a Niccolò Intartaglia che al debutto conquista già la sua prima qualificazione.
Bravi Francesco Cucciniello e Roberto de Sire che hanno disputato una buonissima gara e un po’ di rammarico per Roberto per la sconfitta 15/14 in un assalto che ha condotto fino al 14/13.
In campo femminile una grande Carla Langellotti ha perso l’assalto per il podio alla priorità 13/12 dopo aver condotto fino al 12/8 chiudendo al sesto posto. Infine brava Claudia Ianniciello che con i denti conquista la sua qualificazione nell’assalto di ripescaggio.
Complimenti alla Maestra Ewa Borowa e ai suoi ragazzi
“.

La Maestra Ewa Borowa sottolinea:

Oggi Niccolò, ( 14 anni a novembre) alla sua prima gara assoluta, doveva affrontare in pedana dei 20enni, 30enni, e 50enni…tutta questa “esperienza” è capitata proprio a lui (…) anche Francesco ha incontrato due Maestri in pedana“.

Complimenti a tutti gli atleti e avanti tutta alle prossime gare.

Anna Rita Canone

Antonella Capobianco: la sua voce letteraria nel mondo degli esordi letterari

Ne abbiamo scritto a luglio, annunciando la presentazione ufficiale a Napoli, svoltasi presso il caffè e bistrot letterario Il Tempo del Vino e delle Rose, e recensito successivamente poi il libro, raccontandolo attraverso le parole di quel dibattito culturale scaturito dal reading: “Nei Nostri Sogni”, opera prima della napoletana Antonella Capobianco, ma torrese di adozione, è lo spunto per parlare di temi d’attualità e sociali. Un’occasione per affrontare argomenti che sono veri e propri nervi scoperti nella nostra società (omofobia, coming out, incomunicabilità tra genitori e figli e scontro culturale tra vecchie e nuove generazioni, vecchi e nuovi italiani). Abbiamo fatto così un paio di domande ad Antonella, la quale ci ha regalato questa piccola ma interessante intervista.

Il nome di questo sito è Voci nel mondo: Antonella, ma la tua voce in questo mondo qual è? Cosa fai nella vita e cosa ti ha portato fino a questo romanzo?

Sono principalmente una mamma, come Emma, la protagonista del libro. Scrivo, dipingo e faccio molto volontariato, dedicandomi ai più fragili e dimenticati.

Il libro è in formato cartaceo, ordinabile in libreria e su Amazon, ma non in formato ebook o audibook. Nel caso ci fosse stata la possibilità di far parlare la tua Emma in un audibook, avresti voluto per lei la voce di un personaggio famoso?

Ho sempre avuto ammirazione per i doppiatori . Con le loro voci contribuiscono spesso al successo di un interprete straniero. Se potessi farei esprimere Emma con la voce di un’attrice del doppiaggio, decisamente.

L’attenzione di questo blog è rivolta molto spesso a ciò che accade in altri paesi del mondo, afflitti da guerre e terrorismo, e nel tuo libro affronti anche il tema dello scontro di culture e civiltà con l’episodio della giovanissima Adila. Come ti è venuto in mente? Esperienze personali? Racconti o esperienze di cui hai avuto contezza?

Sono sempre stata affascinata da culture così lontane dalla nostra e ho fatto svariate letture in proposito.  Sono anche convinta che ci sia un comune denominatore tra culture differenti, che ci rende anche simili negli aspetti fondamentali dell’identità umana. Nel libro, infatti, questa constatazione è sottolineata dall’amore che lega Adila e Claudio, sentimento che riesce a superare persino la barriera culturale che li aveva messi in crisi. Ho inserito questa nota romantica come auspicio all’integrazione tra  civiltà diverse.

Perché la diversità in questo paese, nonostante molti passi avanti fatti e nuove leggi, è ancora vista con sospetto, che sia di genere o etnico-culturale?

Seppure parte integrante dell’Europa, fondatore dell’Unione e attore economico di tutto rispetto nell’eurozona, il nostro resta un paese fermo e retrogrado, fanalino di coda tra quelli più inclusivi.

Qualcuno ha osato dire di recente che le donne possono essere esasperanti a tal punto da poter innescare raptus di violenza o omicidi addirittura. Da donna e madre, nonché da creatrice del personaggio di Emma, cosa ne pensi?

Una considerazione così abietta che non voglio neppure commentare.

E non ne abbiamo la forza nemmeno noi, sinceramente, ma ringraziamo Antonella per averci parlato un po’ di sé e delle tematiche del suo debutto letterario.

Anna Rita Canone